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GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 2020 - STAMPA

REPUBBLICA - COVID-19, CLUB IN CRISI CHIEDONO AI CALCIATORI DI TAGLIARSI GLI STIPENDI...


La nuova situazione legata alla pandemia sta mettendo in crisi il sistema calcio


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: La Repubblica

Si apre un nuovo fronte. Anzi, si riapre un vecchio fronte mai chiuso. Club di serie A contro i calciatori: a metà novembre, esattamente il 16, molte società faticheranno a pagare gli stipendi. Il governo potrebbe intervenire congelando l'Irpef, e già sarebbe una boccata di ossigeno, ma eventuali "ristori" al mondo del calcio (ai lavoratori del calcio che sono circa 300.000, non ai supercampioni superpagati) non dovrebbero superare gli 800.000 euro per gruppo, non per impresa, altrimenti, in base alle regole europee, ci sarebbe il "rischio restituzione".
Insomma, poca roba che non risolverebbe alcun problema di fondo di un sistema che rischia di perdere 600 milioni. Un aiuto ai club di serie A potrebbe arrivare dal Fondo Cvc che ha vinto la volata e che potrebbe anticipare una parte del miliardo e 600 milioni promessi.

Domani, venerdì, consiglio di Lega per parlare della situazione in generale (e dei rapporti, non facili, col governo). La Figc, nel prossimo consiglio federale (intorno al 9-10 novembre), potrebbe spostare più avanti, ma di un periodo limitato, il pagamento degli stipendi del 16 novembre, per evitare che i club vengano penalizzati in classifica. Chissà come la prenderebbe l'Aic: ma anche i calciatori, prima o poi, dovranno capire in quale situazione versa il calcio (la Juve, per fare un esempio, ieri con lo stadio chiuso ci ha rimesso 5 milioni e mezzo...). I voti dei calciatori (il 20 per cento), i voti di Umberto Calcagno, fanno assai comodo sia a Gravina sia al suo sfidante Sibilia in vista delle elezioni dei 15 marzo. Ma è arrivato il momento di trovare una via comune per uscire da questa crisi terribile che rischia di mandare tutto il sistema in default, come ha spiegato nei giorni scorsi il n.1 del calcio, Gravina.

 


Gravina intanto si è già mosso a livello internazionale per vedere se è possibile trovare una via comune per ridurre gli stipendi (solo in Italia il costo del lavoro incide per circa 1 miliardo): strada difficile da percorrere mettendo d'accordo Federazioni e Leghe, anche se tutte stanno nei guai seri. La Lega di A sta pensando ad una soluzione: il taglio del 20 per cento, una specie di contributo di solidarietà, per i calciatori che superano il milione netto (due lordi) di stipendio all'anno. Ma c'è il rischio che quelli buoni, che hanno un mercato, se ne vadano all'estero impoverendo il nostro calcio. L'ipotesi di contratti a rendimento è stata invece scartata, non viene considerata attuabile.

Domani in consiglio di Lega si discuterà anche del campionato Primavera che andrà avanti perché molti giovani vanno ad integrare la rosa di prima squadra in questo periodo di Covid 19. E' stato sospeso al momento solo il campionato Primavera 3 (ex Berretti) della Lega Pro. In serie A verranno intensificati però i controlli sulla Primavera perché alcune società hanno fatto allenare i giovani con la prima squadra, e questo ha provocato la diffusione del contagio. I protocolli ci sono ma pare che alcuni club fatichino a rispettarli: se un giocatore è positivo deve essere messo in isolamento in ritiro, o in una struttura scelta dal club. Non può andare a casa a meno di autorizzazioni dell'Asl. Meglio fare ordine su questa materia altrimenti non sarà per niente semplice chiudere la stagione.

Ghirelli: "Tampone rapido e credito d'imposta"
I club di Serie C stanno facendo "sacrifici importanti, specie di natura economica ed organizzativa, e l'introduzione dei tamponi rapidi sarebbe di grande aiuto. Inoltre, sarebbe importante poter beneficiare da parte del governo di misure che alleggeriscano le spese sanitarie che i club affrontano, penso ad esempio al credito d'imposta". E' quanto ha detto, fra l'altro, il presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, intervenuto alla riunione in video conferenza dei medici sociali dei club. "Chiederemo al ministro Speranza una direttiva per coordinare l'intervento delle ASL con l'obiettivo di armonizzarlo con il rispetto del protocollo". Possibile che il prossimo anno, per le elezioni della Lega di C, Ghirelli abbia un paio di rivali. Qualcosa si sta già muovendo.