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MERCOLEDÌ 6 NOVEMBRE 2019 - STAMPA

REPUBBLICA – NAPOLI, ‘SCHIAFFO’ AD ADL: I LEADER DEL GRUPPO AFFRONTANO ASPRAMENTE IL VICEPRESIDENTE EDO DE LAURENTIIS


Il patron azzurro aveva già lasciato lo stadio ed è stato informato dei fatti proprio dal figlio Edo


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Repubblica

Alla fine sono volati gli stracci, in una delle notti più buie e tempestose della storia recente del Napoli. In campo tutto sommato i conti erano ritornati, visto che il pareggio contro il Salisburgo è stato comunque un passo avanti quasi cruciale verso la qualificazione agli ottavi della Champions League.


Ma nel dopo partita allo stadio San Paolo è scoppiato ugualmente il caos, in casa azzurra. Il primo segnale è stato il gran rifiuto da parte di Carlo Ancelotti, che ha preferito non presenziare alla conferenza stampa organizzata dall'Uefa (multa molto salata in arrivo, per il club) e s'è dileguato in silenzio dallo stadio.

La reale gravità di quello che stava succedendo, però, s'è capita in maniera più nitida nei minuti successivi, quando tutti i giocatori hanno deciso con un clamoroso ammutinamento di non salire sul pullman che avrebbe dovuto riportarli a Castel Volturno.

Un vero e proprio schiaffo ad Aurelio De Laurentiis, che aveva invece previsto per la squadra il ritiro punitivo fino a domenica, a prescindere dall'esito dell'attesa sfida internazionale di ieri sera. Il presidente era già andato via ed è stato informato dei clamorosi sviluppi dal figlio Edoardo, affrontato negli spogliatoi con toni aspri dai leader del gruppo, guidati dal capitano Insigne. “Noi torniamo a casa nostra, dillo pure a tuo padre...”.

Così ha deciso la squadra, nonostante il tentativo di mediazione di Ancelotti, che si era detto a sua volta molto contrario al ritiro punitivo ordinato da De Laurentiis. Il tecnico alla fine è stato l'unico a dormire comunque nella sede di Castel Volturno e ha dato appuntamento ai calciatori per stamattina (quando è in programma la ripresa degli allenamenti), nella speranza che la notte abbia portato consiglio.

Ora però il pallino passa nelle mani del presidente, la cui leadership è stata clamorosamente sconfessata da Insigne e compagni, che rischiano come minimo di essere multati in maniera pesante dal club. Il Napoli è dunque sull'orlo di una “guerra civile” sportiva, quasi senza precedenti a questi livelli.

Ma una via d'uscita dovrà essere trovata, con dietro l'angolo la sfida di sabato sera al San Paolo contro il Genoa. Intanto è quasi un miracolo, in un clima simile, che gli azzurri non abbiamo compromesso il loro cammino in Champions League. Chissà che cosa sarebbe successo senza il gran gol di Lozano.