A cura di: Maria Felicia Rosaria Del Pennino
Fonte: napolicalcionews
Da calcioatalanta.it si legge:
Il portiere azzurro, che lascerà il posto a Ospina contro i nerazzurri a Pasquetta, parla delle difficoltà della sfida al sapore d’Europa coi suoi ormai senza obiettivi
“Delle gare che ci mancano, quella con l’Atalanta è la più difficile insieme a quella con l’Inter”. Parola di Alex Meret, una statua di sale sulla punizione-killer di Lacazette nel giovedì di Europa League al San Paolo contro l’Arsenal costata al Napoli l’eliminazione ai quarti di finale ma sul chi vive quando la radio ufficiale del club lo interpella sulle prossime sfide.
FATTORE CAMPO. “Giocare in casa è un punto a nostro favore, ma i nerazzurri giocano bene e non dobbiamo subirli – rimarca il portiere friulano nell’intervista raccolta da Tuttosport -. Non dobbiamo abbassare la concentrazione: siamo un gruppo serio e faremo la nostra parte fino alla fine”.
L’OBIETTIVO. Fuori da ogni competizione, agli azzurri non resta che chiudere bene difendendo la posizione: “Il secondo posto va mantenuto – riconosce Meret -. Dobbiamo trovare le motivazioni in noi stessi, per la squadra, per i tifosi e per la città”.
“Nei convocati di Gasperini anche i due centrocampisti solitamente con Brambilla
Ci saranno anche Andrea Colpani e Enrico Delprato stasera al San Paolo di Napoli, che andranno così a rimpolpare la rosa della prima squadra nerazzurra in occasione del match di Pasquetta.
Entrambi centrocampisti e classe 1999, ricoprono un ruolo di primo livello negli equilibri della Primavera di Brambilla, che sabato ha letteralmente schiantato il Chievo sul proprio campo con il punteggio di 2-6. Per loro non si tratta della prima chiamata alle armi con i grandi, visto che Gasperini aveva già avuto modo di portarli in panchina in qualche circostanza nel corso degli ultimi mesi. Per chi non li conoscesse proviamo- in breve- a descrivere il profilo dei due giovani nelle prossime righe.
Il primo è un mancino dotato di grande qualità, solitamente agente sul centro-sinistra di una mediana a tre. Dotato anche di una buona capacità di andare in rete, ha anche svolto le mansioni di rigorista della Primavera nel corso di questa stagione. Sembra invece migliorabile in alcuni aspetti relativi alla fase di non possesso, soprattutto nella gestione del proprio posizionamento in caso di ripartenze della formazione avversaria. E’ bresciano di San Zeno Naviglio, piccolo paesino situato non lontano dalla Leonessa d’Italia. In famiglia ha respirato calcio sin da piccolo, essendo il fratello della madre (Paolo Bravo) un ex calciatore dal buon passato in Serie B”.
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