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DOMENICA 29 NOVEMBRE 2015 - REDAZIONALE

NAPOLI-INTER: DUE FILOSOFIE A CONFRONTO


Domani la sfida tra le candidate al titolo


 
     
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A cura di: Mario Tramo
Fonte: Napolicalcionews.it

Domani sera andrà in scena Napoli-Inter, posticipo della quattordicesima giornata di Serie A. In questo momento della stagione e con la lusinghiera classifica di entrambe le contendenti, il match viene considerato uno snodo cruciale in chiave scudetto.

Napoli-Inter è anche e soprattutto Maurizio Sarri contro Roberto Mancini, due storie di calcio completamente differenti e due filosofie di gioco agli antipodi, ad accomunarli però l’impronta personale che sono riusciti a trasferire alle loro squadre.

Una delle principali suggestioni del big-match del San Paolo è proprio nel confronto tra questi due modelli di fare calcio, da un lato gli azzurri di Sarri, tocchi di prima e circolazione veloce della palla che neutralizza gli avversari e ammalia i tifosi, uniti alla riproposizione di alcuni schemi che il tecnico di Figline aveva già proposto nella passata stagione ad Empoli. Molti criticarono la scelta di De Laurentiis di puntare su un tecnico emergente che non aveva alcuna esperienza di vertice, in realtà questa scelta azzardata si è rivelata vincente ed il Napoli si ritrova praticamente imbattuto ad eccezione della prima gara stagionale contro il Sassuolo. Tra i tanti aspetti positivi quello che sorprende di più è sicuramente la tenuta difensiva, gli azzurri non subiscono gol da 8 gare (tra campionato e coppe) score che ne fa la seconda miglior difesa del campionato, dietro proprio ai nerazzurri di Mancini. La compagine del tecnico jesino non è riuscita fino ad ora a coniugare a questa rocciosità difensiva al bel gioco, cosa che invece è riuscita a Sarri.

La sfida del San Paolo proporrà probabilmente questo tema, la tecnica e la velocità del Napoli contro la concretezza ed il cinismo dell’Inter.
Nonostante un grande avvio, i due tecnici sino ad ora hanno mantenuto un profilo basso, sia per non alimentare le speranze di piazze molto calde, sia per la consapevolezza che entrambe le squadre potrebbero avere cali da un momento all’altro. Nonostante la gara di domani varrà il primato momentaneo, entrambi non si azzardano a parlare di scudetto. Sarri, oltre ad un maestro di calcio, si sta rivelando anche molto scaramantico e nonostante i risultati lusinghieri ottenuti finora, mai visti nella piazza partenopea negli ultimi anni, non ha ancora pronunciato la parola e addirittura definisce “pazzi” chi assegna il ruolo di favorita per lo scudetto ad una squadra che la scorsa stagione ottenne a fatica un quinto posto in classifica. L’ambiente partenopeo è su di giri ed un eventuale vittoria che porterebbe il Napoli momentaneamente in testa al campionato, situazione che non si verifica da molti anni, alimenterebbe ancor di più il sogno “impossibile”.