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VENERDÌ 23 DICEMBRE 2016 - RUBRICHE

NAPOLI-FIORENTINA: IL DERBY DELL'UMANESIMO


Cultura e società nel calcio, a cura dell'avvocato Mimmo Fontanella


 
     
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A cura di: Domenico Fontanella
Fonte: Napolicalcionews.it

Il risultato sportivo di Fiorentina Napoli appartiene ormai al passato, ma, dal punto di vista culturale, quella contro la città gigliata rappresenta una partita sempre aperta, in cui le contendenti continuano a sfidarsi su un campo neutro ma, al tempo stesso,  graditissimo ad entrambe: quello dell'umanesimo. Se Napoli può essere definita come la culla dell'umanesimo di tipo sociale, che si manifesta attraverso i modi fare e di essere dei napoletani, la loro generosità, la solidarietà ed il calore tipicamente partenopeo, Firenze merita l'appellativo di patria dell'Umanesimo letterario, vale a dire quella corrente della letteratura italiana, rappresentata dai vari Dante, Petrarca e Boccaccio, che pose al centro dei componimenti letterari la vicenda umana in generale.

Le due città, apparentemente tanto lontane tra loro, sono in realtà, culturalmente parlando, molto più vicine di quanto si possa immaginare. Non è un caso che illustri fiorentini come Giotto, Petrarca e Boccaccio abbiano avuto con la città partenopea e la sua gente un rapporto straordinario. La Napoli di Roberto d'Angiò (grande mecenate) seppe ispirarli come solo essa è capace di fare, ricevendone in cambio capolavori letterari e artistici (ancora visibili presso la Basilica di Santa Chiara e la Cappella di Santa Barbara in Castelnuovo). Pare, addirittura, che buona parte delle novelle del Decamerone di Boccaccio fossero state ispirate da storie di vita quotidiana, delle quali l'autore fiorentino fu testimone oculare o auricolare.
Non appare azzardato, dunque, ritenere che l'azione di rilancio dell'orgoglio italiano debba partire proprio dalla riscoperta della comune radice umanistica tra Napoli e Firenze e le altre città italiane.
 
DOMENICO FONTANELLA