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GIOVEDÌ 18 APRILE 2019 - STAMPA

NAPOLI: “CORAGGIO, INTELLIGENZA, CUORE E… SAN PAOLO. E LE NOTTI SONO FATTE PER SEGNARE”


"Ancelotti affida ai social un nuovo «ingrediente» per tentare, questa sera, la rimonta contro l’Arsenal”


 
     
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A cura di: Maria Felicia Rosaria Del Pennino
Fonte: controcopertina.com

Uno stralcio dell’articolo dell’edizione odierna da controcopertina.com

“Coraggio, intelligenza, cuore e… San Paolo.

Carlo Ancelotti affida ai social un nuovo «ingrediente» per tentare, questa sera, la rimonta contro l’Arsenal. L’allenatore del Napoli invita i tifosi ad esserci, vuole uno stadio gremito per rimediare al due a zero maturato a Londra. Secondo i dati della prevendita, sarà accontentato solo a metà: venduti, fino a questo momento, circa 40.000 biglietti. Non pochi, neppure troppi. Ma ci sarà un ritorno speciale: quello di Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli, assente a Londra, si metterà comodo, pronto a godersi lo spettacolo, avrà occhi per i suoi calciatori, per quel desiderio – che coinvolge l’intera città – di rimontare il verdetto dell’Emirates e conquistare le semifinali di Europa League.  

IO (NON) PRETENDO

Un’ora e mezza e poi, ladies and gentlmen, la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità, tecnicamente da ricercare, eventualmente, in un supplementare che non appare come un’eresia. «Noi vogliamo passare il turno e non ci interessa quanto tempo dovremmo impiegare: so che daremo tutto quello che abbiamo e lo faremo con la nostra qualità». Il calcio del Terzo Millennio, ora, è diventato anche altro, è un’eco che s’allunga via etere o attraverso i social e fa rimbalzare – e anzi amplifica, tutto ciò che ruota intorno ad un pallone: uno, due, tre, quattro striscioni «estremi», nel linguaggio ultras, inseguono un sogno «pretendendo l’Europa League» ma in questa ansia da prestazione e da successo ad ogni costo, poi basta l’espressione lieve, saggia e modulata di Ancelotti che sa come affrontare le insidie dialettiche e non ritrovarsi in fuorigioco. «Io dai miei ragazzi pretendo impegno, e ce ne metteranno, e un’applicazione rigorosa, e sono sicuro che lo faranno. Poi sul risultato è chiaro che non si potrà garantire. Ma so che il san Paolo ci aiuterà, il binomio ha sempre funzionato, lo dicono i risultati di questa stagione europea e anche il passato. Sarà diverso dall’Emirates, l’ambiente: su questo non ci saranno dubbi». E soffierà il vento e si avvertirà quel fascino dell’Europa: nelle ombre, resterà Baku, lontana o vicina, che sa di Storia….   

Do you remember, Lorenzo?

Il viaggio nella memoria è una parabola ricorrente, un talento ch’emerge dai ricordi e s’incolla alle pareti dell’anima: c’è sempre un capolavoro, in quest’Europa d’Insigne, e basta perdersi tra i fotogrammi del vissuto, per stropicciarsi gli occhi e ripensare che bisogna provarci. Napoli-Borussia Dortmund, come si fa a dimenticarsene?, con quel boato che spacca in due il cielo, mentre dolce, tenera, la palla accarezza l’incrocio dei pali, poi scivola lieve lungo la rete e scatena il delirio. E di Madrid, volete parlarne: il «miedo escenico», o mamma, l’avevano narrato ripetutamente; ma chi ha recitato, sin dalla culla, sui marciapiedi di Frattamaggiore, sa come si affronta una notte-simbolo e come si entra nella galleria degli artisti, con una prodezza da trenta metri, magari di più. Ma questo è ormai diventato il passato remoto, mentre invece il calcio va di fretta, chiede testimonianze «contemporanea»: con il Liverpool, fu fascino e genialità, al minuto ottantanove o su di lì, proprio quando il Big Ben pareva dovesse dire stop. Ma Insigne è per sempre, non ha barriere, e quando andò sul dischetto, contro il Psg, si ricordò di quella volta a Torino quando Buffon riuscì ad arrivarci con la manona: stavolta, palo interno, gol. 

LO SHOW

Le notti sono fatte per segnare, lo dicono persino in tv, e Insigne s’è scelto il proprio destino, mettere assieme la trecentesima con la maglia del Napoli proprio mentre dentro di sé si sta scatenando quell’idea meravigliosa di prendersi il palcoscenico e tenerlo per sé e per il Napoli. Ci vuole un’impresa, uno spettacolo a cielo aperto in cui combinare le capacità balistiche con quelle caratteriali: e questa Napoli-Arsenal, con la fascia di capitano al braccio che Marek Hamsik gli ha lasciato in eredità, è l’opportunità per riempire una stagione di sé, di quell’estro che attecchisce nelle serate di gala, si direbbero speciali, già vissute a modo suo, nell’atmosfera tipica d’un sogno.  

LA GIORNATA DI AURELIO

Suonerà presto, questa mattina, la sveglia: sarà una giornata lunga, intensa, che condurrà al fischio d’inizio, alle ore 21, alla partita come apice di un giovedì europeo da vivere rispettando il consueto programma. De Laurentiis accoglierà l’Arsenal, parteciperà coi dirigenti inglesi al classico pranzo Uefa, sullo sfondo una splendida location e la bellezza di una città che vivrà sospesa, per diverse ore, in attesa di ritrovarsi al San Paolo.  

IL RITORNO ALLO STADIO

De Laurentiis seguirà la squadra dal vivo, tornerà allo stadio e guiderà la passione dei presenti, di chi ci sarà, di chi non ha mai avuto dubbi e ha prenotato, da giorni, il proprio posto sugli spalti. Il presidente del Napoli s’augura di vivere una notte speciale, sa che la sua presenza sarà uno stimolo ulteriore per la squadra, pronta alla «partita perfetta» – citando Callejon – per ribaltare il due a zero dell’andata o almeno provandoci, evitando di seminare rimpianti.

 NESSUN PIENONE

Ma il San Paolo, nonostante il prestigio di una gara potenzialmente storica, sarà pieno solo per metà: attesi 40.000 spettatori, a chi s’è già assicurato un posto – cancelli aperti dalle ore 18 – potrebbero unirsi i ritardatari, gli indecisi che, magari, si lasceranno ingolosire nelle prossime ore. Curve e Distinti quasi esauriti, restano disponibilità per Tribuna e settori inferiori. Già superati (virtualmente) i 33mila presenti col Salisburgo agli ottavi, ma le previsioni erano differenti perché supportate dal peso di questa notte, dalla necessità di ricavare un’impresa (anche) attraverso il sostegno del pubblico".