La strada verso Baku è tracciata. Da quando esiste l'Europa League (ovvero 9 anni), sono 5 le squadre retrocesse dalla Champions che hanno alzato il trofeo. Un motivo in più per sperare in casa Napoli, visto che Ancelotti ha fatto capire che lui sulla seconda competizione europea ci vuole puntare eccome. Nessuna idea di snobbare l'Europa League, anzi. Perché il successo per una squadra retrocessa dalla Champions può essere davvero alla portata.
DOMINIO SPAGNOLO - Specialisti nella pratica le squadre spagnole. Perché il colpo Europa League da retrocessa in Champions è riuscito due volte all'Atletico Madrid (2011-12 e 2017-18) e una al Siviglia (2015-16). I Colchoneros sono anche i campioni in carica. Eliminati un anno fa dal girone della Roma, i ragazzi di Simeone sono arrivati fino alla finale di Lione contro il Marsiglia trascinati dalle giocate e dai gol di Griezmann e Diego Costa. Nessun contraccolpo psicologico dopo l'eliminazione in Champions, ma mente già rivolta all'obiettivo finale raggiunto senza troppi sforzi. L'ultimo atto, agilmente superato con un netto 3-0, è diventato una mera formalità, che ha ricordato l'impresa del 2012 a Bucharest. In quell'occasione si giocava la finale tutta spagnola contro l'Athletic Bilbao. In panchina c'era sempre Simeone e in difesa c'era già Diego Godin, ma l'attacco era guidato da Falcao e Fernando Torres. Storia diversa per il Siviglia, capace di conquistare addirittura 3 Europa League di fila (le edizioni dal 2014 al 2016) guadagnandosi di diritto il ruolo di specialisti della competizione. Quella del 2016 è stata l'unica vittoria arrivata dalla retrocessione dalla Champios. In panchina Unay Emery, in campo Nzonzì, oggi centrocampista della Roma. Netto il successo in finale (1-3) contro il Liverpool di Klopp a Basilea.