A cura di: Myriam Novità
Fonte: ilmattino.it
«Non avevo letto le parole di Ancelotti. Sono una bella sorpresa, David sta bene a Napoli e vuole rimanerci». Così ha parlato oggi Hernan Ospina, padre di quel David che difende i pali azzurri dalla scorsa estate. Ieri sera il colombiano è tornato in campo dopo settimane abbastanza complicate: Meret che trova la giusta continuità, qualche problema fisico di troppo e la panchina a Zurigo avevano fatto drizzare le antenne. A pesare, poi, anche quella clausola da riscatto obbligatorio posta al suo contratto che scatterà al raggiungimento di 25 presenze (ora è a 18 ndr) con il Napoli ancora apparentemente indeciso sul futuro.
A spazzare via le nuvole ci ha pensato proprio Ancelotti. «David resterà con noi, presenze o meno». Chiaro, rapido, preciso. Qualsiasi polemica cessa di esistere dopo la gara col Torino che aveva visto di nuovo il colombiano in campo. Con Carletto è spesso così, il mercato del Napoli è diventato improvvisamente un libro aperto dopo anni di bugie (giustificabili) e mutismo (un po’ meno). Già a Dimaro la situazione sembrò chiara: «Cavani? Non arriverà nessuno, abbiamo una buona rosa e non abbiamo bisogno di altri interventi» disse il neo allenatore azzurro alla stampa. I fatti gli hanno dato ragione. E se qualcuno gli chiede di mercato lui non si tira indietro. «Barella? Mi piace, è un calciatore molto forte, un calciatore da Napoli...» rispose prima di Natale a chi chiedeva del cagliaritano che tanto piace agli azzurri.
Nulla è cambiato nelle ultime settimane in uscita. Nel bel mezzo del ciclone Allan-Psg, l’allenatore azzurro fu chiaro: «Il club francese è interessato, ma sono certo che il calciatore resterà con noi anche nel 2019. È importante per il Napoli e i francesi non soddisfano le richieste del club. Se non c’è accordo, una trattativa non si chiude». È andata proprio come aveva anticipato, con il Paris Saint Germain arreso a non avere il mediano azzurro almeno in questa finestra di mercato.
Così si è riscoperto il mercato del Napoli, un mondo bel lontano da quanto i tifosi erano ormai abituati a sentire. «Non mi occupo del mercato, penso solo al campo e a quello ci pensa la società. Non posso distrarmi e non pensare alla prossima partita». Per Maurizio Sarri le cose non sono mai cambiate, tanto allenatore e poco manager con gli occhi rivolti altrove. Il mondo azzurro si è capovolto in pochi mesi e persino quando c’erano in ballo emozioni importanti Ancelotti non si è tirato indietro. «È vero, c’è una trattativa per Hamsik con il Dalian. Non è ancora conclusa», aveva detto dopo la gara con la Sampdoria al San Paolo.
E ancora lui era stato il primo a salutare lo slovacco una volta ricevute le giuste garanzie sull’affare. «Non lo vedo da un po’, le parti stano trattando. Alla fine credo che tutto vada come abbiamo messo in preventivo. Il calciatore ha fatto le sue richieste, la società è riconoscente e vuole accontentarlo». Non si è fatto problemi Carletto, consapevole che quelle parole avrebbero fatto male ai milioni di cuori azzurri che avevano sostenuto il capitano negli ultimi dodici anni. E la prossima, dunque, sarà la sua estate. Un’estate «ancelottiana», come l’ha definita lo stesso Aurelio De Laurentiis a Zurigo, qualche giorno fa. L’allenatore Ancelotti lascerà il posto al manager, con un anno in più di esperienza e una rosa che va innovata in ogni reparto. Quello dei portieri, da ieri sera, va già bene così.
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