A cura di: Redazione
Fonte: Goal.com
Si è aperta una nuova vita calcistica per Lorenzo Insigne con l'arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli. Il talento azzurro ha cambiato ruolo e agisce ora da seconda punta: inevitabile il paragone con Antonio Di Natale, un parallelo che in occasione di Udinese-Napoli diventa più che mai attuale.
Da quando Ancelotti ha cambiato pelle al suo Napoli Insigne non è più uscito dal campo: nel 4-4-2 partenopeo il classe '91 non ha quasi mai conosciuto turnover ed è diventato un elemento imprescindibile nell'undici titolare.
Il rendimento di Insigne è nettamente migliorato nel nuovo ruolo: da quando gioca più vicino alla porta ha messo a segno ben cinque reti in cinque partite, tutte pesantissime. Sensibilmente migliorata anche la precisione al tiro, con un 75% di conclusioni nello specchio della porta durante il match contro il Torino e addirittura un 100% nell'ultima sfida contro il Sassuolo.
Resta invariata la precisione nei passaggi del numero 24 azzurro: sfiorata addirittura la perfezione contro il Parma con un 95% di tocchi andati a buon fine. Tutta la manovra offensiva della squadra sembra aver beneficiato dalla nuova posizione di Insigne, che per caratteristiche richiama inevitabilmente alla mente i movimenti di Di Natale, leggenda dell'Udinese che nel ruolo di seconda punta ha segnato un'era.
L'ex bianconero ha deliziato il pubblico friulano per ben 444 volte, andando a segno in Serie A 209 volte con 55 assist. Numeri 'monstre' che segnano la storia di uno dei più cristallini talenti del nostro calcio: numeri che lo stesso Insigne tenterà di emulare a partire dalla sfida di sabato sera alla Dacia Arena.
Entrambi napoletani, entrambi brevilinei e dotati di tecnica sopraffina, caratteristiche tecniche simili ma destini decisamente diversi: Totò ha visto la maglia azzurra solamente da avversario, mentre Insigne è ormai un idolo consacrato del San Paolo.
Sabato sera, alla 'Dacia Arena', la formazione partenopea dovrà vedersela con una squadra a caccia di riscatto dopo le tre sconfitte consecutive: al Napoli di Ancelotti l'arduo compito di consacrarsi come anti-Juventus, per Insigne invece la sempre complicata missione di confermarsi sui notevoli standard mostrati in queste ultime uscite. Ancora una volta dal primo minuto, da seconda punta: questa volta nella casa di Totò Di Natale.
|