A cura di: Myriam Novità
Fonte: il mattino
Sarri nel viaggio in treno verso Bologna ha stretto in mano la sua margherita e ha sfogliato tutti i petali alla ricerca della soluzione del suo dilemma, in versione Valcareggi: Milik o Mertens contro i rossoblù? Abituiamoci all'incertezza, perché sarà sempre così. Se uno gioca stasera al Dall'Ara, l'altro avrà qualche possibilità in più di giocare nello stadio di Charkiv, in Champions, tra tre giorni. Anche se non è detto che questa sia la regola, anche perché magari il turnover scatterà nel derby.
D'altronde, quella di Bologna è solo la prima tappa di un tour de force dove sia l'uno che l'altro ne avranno di chance: perché poi, quasi senza respiro, ci sono le gare con il Benevento, la Lazio, la Spal, il Feyenoord e il Cagliari.
Non è che Sarri sia un uomo indeciso, sulla cui testa stanno sempre ad agitarsi punti interrogativi o risposte improbabili. Il punto è che Sarri sa bene che non può disputare una intera stagione con il solo Mertens punta centrale e che deve dosare le energie. Fin da adesso. E deve anche pensare a recuperare e riportare al top uno degli investimenti più importanti della storia recente del club azzurro. Perché Milik, poco più di 12 mesi fa, è stato pagato la cifra record di 32 milioni di euro (e i bonus a parte) e non si può certo pensare a una stagione per il polacco a dare il cambio al falso nove più forte che c'è in Italia. E, forse, non solo.
|