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VENERDÌ 21 GIUGNO 2019 - REDAZIONALE

MAURIZIO È TORNATO A LAVORARE IN BANCA


La scelta (rivoluzionaria) di rinunciare al "posto fisso" è finita


 
     
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A cura di: Ciro Gaipa
Fonte: Napolicalcionews.it

Maurizio è tornato a lavorare in banca. Ebbene sì, era dal 1999 che Sarri aveva posato nell'armadio giacca, camicia e cravatta per fare spazio a tuta, berretto e scarpette. Vent'anni sono trascorsi dalla rinuncia (rivoluzionaria) del posto fisso per inseguire un sogno: quello di allenare non solo per passione ma anche per professione! La stessa professione che, il tecnico toscano, ha citato spesso nella conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore della Juventus. A Torino, si sa, lo "stile" è quasi un'imposizione autocratica, tanto che nel contratto di Sarri c'è l'obbligo di indossare la divisa sociale ufficiale per rappresentare il club al di fuori del terreno di gioco. E in campo? Ancora non sappiamo come si vestirà Maurizio Sarri ma l'impressione è che, anche se dovesse avere la famosa tuta, quel vestito cucito su misura dalla sua nuova società non glielo potrà togliere più nessuno. D'altronde le rivoluzioni sono per persone coraggiose e questo Maurizio Sarri lo ha sempre dimostrato nel corso della sua vita. La certezza del posto fisso e dello stipendio garantito è una poltrona a cui difficilmente una persona rinuncia per inseguire un sogno. Ma lui lo ha fatto. Senza accettare compromessi, senza avere raccomandazioni e soprattutto collezionando tanti fallimenti. Perché solo quando le cose vanno male puoi avere la percezione di quello che stai facendo e, soprattutto, quello a cui stai rinunciando. Ciononostante il percorso, spesso in salita, non ha scoraggiato l'ex impiegato. Dai campetti provinciali alla Juventus solo per rispolverare dall'armadio giacca, camicia e cravatta. Maurizio Sarri è tornato a lavorare in banca. La scelta (rivoluzionaria) di rinunciare al "posto fisso" è finita.