A cura di: Maria Villani
Fonte: Il Mattino
Jesse Marsch è un allenatore giovane - 45 anni - e senza paura. È arrivato a Salisburgo in estate e nell’arco di pochi mesi ha già trasmesso la sua filosofia: calcio offensivo e pressing a tutto campo. In due partite di Champions ha rifilato 6 sberle al Genk e 3 (seppur inutili visto il finale) al Liverpool. Ecco perché si prepara alla gara di domani contro gli azzurri senza paura.
“Il modulo che userà il Napoli non è la cosa più importante, dobbiamo capire come vogliono interpretare la partita. Hanno alternato tanti calciatori fin qui, hanno tanta qualità in campo. Abbiamo una squadra giovane, il vantaggio è non avere paura quando si va in campo. A Liverpool c’è stata un po’ di tensione, ma abbiamo imparato la lezione: siamo a casa nostra e vogliamo essere protagonisti. Siamo una squadra forte ed aggressiva in ogni momento del match”. Un po’ dice e un po’ non dice, soprattutto sull’importanza della gara di domani in chiave qualificazione. “È troppo presto per dirlo, mancano ancora tante partite e dobbiamo pensare solo a domani. La gara dello scorso marzo è sicuramente un’esperienza per tutti. Qualcosa è cambiato sia in campo che in panchina, ma siamo comunque pronti ad affrontare il Napoli, a goderci una grande partita. Firmare per un pareggio? Vorremmo prendere un vantaggio nel match di domani sera, così penseremo al ritorno al San Paolo”. Poi qualche indizio di formazione. “Haaland è pronto per partire dal primo minuto contro il Napoli. Non è una sfida tra me e Ancelotti: è una sfida tra Salisburgo e Napoli, quella è la cosa importante. Seguo da tanto Ancelotti, ho visto tutta la sua carriera, ma ora devo solo pensare al campo. Loro hanno grandi calciatori, soprattutto davanti, sono molto flessibili e sarà importante difendere bene su tutti loro”.
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