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MARTEDÌ 28 GENNAIO 2020 - NEWS

LUTTO NEL CALCIO: ADDIO A RENSENBRINK, FU COMPAGNO DI RUDY KROL NELL’OLANDA DELLE MERAVIGLIE


Il campione olandese era malato da tempo di atrofia muscolare progressiva


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: NTV

Il calcio olandese e quello mondiale piangono la scomparsa di Rob Rensenbrink. Il 46 volte Nazionale Orange se ne è andato nella giornata di venerdì all’età di 72 anni. Negli anni ’70 Rensenbrink ha disputato due finali mondiali, insieme a Rudy Krol, in Germania ed in Argentina, entrambe perse contro le squadre di casa.

Il suo nome resta strettamente legato alla finale amaramente persa dagli Orange nel 1978 di fronte all’Argentina. A pochi secondi dalla fine dei minuti regolamentari Rensenbrink colpì un palo ed invece dell’esultanza per il gol arrivò la delusione della sconfitta ad opera dei padroni di casa che vinsero così il loro primo titolo mondiale.

Da qualche anno Rensenbrink soffriva di atrofia muscolare progressiva ed è deceduto nel luogo in cui abitava, ad Oostzaan vicino Amsterdam, così come comunicato dall’amico di famiglia Jan Mulder. Rensenbrink appartiene alla generazione d’oro dei calciatori olandesi degli anni ’70, a cui appartengono anche Rudy Krol e Johan Cruyff. 46 le presenze con la maglia dell’Olanda, incluse le due finali del ’74 e del ’78. È suo, su rigore nella gara persa contro la Scozia per 3-2, il millesimo gol della storia dei Mondiali di calcio.

Per il suo dribbling veloce ed elegante fu soprannominato ‘Uomo-serpente’. Per tutti gli anni’70 ha giocato in Belgio, cominciando al Brügge dal 1969 al 1971, per finire l’anno dopo all’ Anderlecht. “È diventato una vera e propria icona per i belgi” – ha dichiarato alla radio olandese l’amico Jan Mulder, che ha giocato nell’ Anderlecht con lui. “Il miglior calciatore di tutti i tempi sui campi del Belgio, un architetto delle prime vittorie importanti della squadra”. Ha realizzato 143 gol con la maglia dell’Anderlecht ed ha vinto due volte la Coppa delle Coppe e due volte la Supercoppa europea.

Il club belga lo ha salutato con due semplici parole: “Ciao Robbie!”.

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