A cura di: Mattia D'Amico
Fonte: Napolicalcionews
Non si può continuare ad ascoltare negli stadi di tutt’Italia i soliti, tristemente noti, cori razzisti contro Napoli e i Napoletani. Questa volta non si tratta di discriminazione territoriale, ma di becero razzismo. Nel 2015, purtroppo, una delle piaghe del secolo passato, è ancora così viva, con migliaia di persone che non si vergognano ad ostentare questa loro deficienza.
Prima e durante la gara tra Lazio e Napoli, la curva nord, occupata dal cuore del tifo biancoceleste ha intonato più volte cori come: “Vesuvio lavali col fuoco” oppure “Odio Napoli”. Sicuramente, gli organi federali avranno preso nota, ma il tutto, finirà con la solita multa di poche migliaia di euro alla società del presidente Lotito.
Ai microfoni di Rai Sport, un imbarazzato Candreva, si è scusato per il comportamento dei suoi tifosi, ma la frase: “in campo, con l’adrenalina, certe cose non le sentiamo” è una banale scusa, che forse fa ancora più male dei cori. Molto più duro Rafa Benitez, che evidentemente dal campo, quei cori, li ha sentiti bene, ha così commentato in conferenza stampa: “bisogna chiudere le curve che offendono e mancano di rispetto a Napoli. Servono leggi più severe per risolvere questo problema”.
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