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SABATO 11 APRILE 2015 - SERIE C

LEGA PRO - SAVOIA-JUVE STABIA, STADIO VANDALIZZATO E TAFFERUGLI TRA TIFOSI E POLIZIA


Il derby è stato vinto dalla squadra di Castellammare


 
     
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A cura di: Diego Rinaldi
Fonte: Il Mattino

Torre Annunziata. Termina 1-3 il match Savoia-Juve Stabia che in questi giorni ha creato non poche tensioni a Torre Annunziata. Il prefetto di Napoli Gerarda Pantalone ha predisposto il divieto della vendita dei biglietti: allo stadio Giraud hanno avuto libero accesso solo i tifosi abbonati. La motivazione risale a una gara precedente contro il Matera, quando i Bianchi hanno forzato il blocco di sicurezza, nonostante l'accesso alla partita fosse vietata. Ordine pubblico quindi. E oggi i tifosi non abbonati sono rimasti fuori allo stadio Giraud. Dal giorno della decisione della Prefettura ad oggi, tanti sono stati i gesti di protesta: dall'occupazione dello stadio a un vero e proprio atto vandalico avvenuto questa notte.

Qualcuno si è introdotto misteriosamente nella struttura sportiva attraverso la porta che è stata trovata divelta, e una volta sul campo ha rovinato il mando erboso e rotto le reti.

Sul posto questa mattina sono intervenuti la poliza, i carabinieri e i vigili urbani, che hanno subito presentato il problema alla Procura di Torre Annunziata. Secondo gli inquirenti sono stati proprio i tifosi a vandalizzare lo stadio, nel tentativo di non far giocare il match. All'inizio si è temuto che la partita potesse saltare. In poche ore però, tutto è stato risistemato.

Anche all'interno dello stadio si sono verificati alcuni momenti di caos, al primo goal della Juve Stabia. Un tifoso del Savoia ha inveito contro i dirigenti della squadrea avversaria. Le forze dell'ordine sono intervenute e il ragazzo ha anche chiesto scusa.

Momenti di tensione si sono avuti al termine della partita, quando un gruppo di tifosi ha lanciato pietre contro le forze dell'ordine in assetto antisommossa. Per fortuna non ci sono stati feriti, anche se la situazione è tenuta sotto controllo per placare altri eventuali gesti di sommossa contro la decisione del prefetto.