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MARTEDÌ 16 OTTOBRE 2018 - REDAZIONALE

LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA DI CARLO ANCELOTTI


La speranza è quella di giungere a qualche trofeo


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it

Dopo l’addio estivo di Maurizio Sarri, determinato dai rapporti tesi con il presidente De Laurentis, la maggior parte dei tifosi napoletani era caduta in un profondo stato di depressione mista a sfiducia. Tutti erano convinti che fare meglio di quanto fatto nella scorsa stagione, quantomeno in termini di punti, fosse difficile, se non impossibile, ma, dopo le prime uscite, la speranza è che quest’anno, magari sfruttando qualche passo falso della Juventus, possa finalmente giungere qualche trofeo. Il compito di ripartire dopo l’incredibile cavalcata dello scorso anno è stato affidato a Carlo Ancelotti, tecnico esperto e vincente che ha scelto Napoli con l’intenzione di riscrivere la storia sportiva della città.

La rivoluzione silenziosa

Nonostante i numeri dei trofei vinti dal tecnico emiliano parlassero per lui, Ancelotti è arrivato a Napoli in punta di piedi, convinto di avere ricevuto in dote un buon organico con grandi margini di crescita. L’approccio è stato quello dei grandi: cambiare poco all’inizio, affidandosi alle sicurezze ed ai punti di forza della squadra per poi, con il tempo, aggiungere temi e limare i difetti. Dopo un inizio non proprio entusiasmante, soprattutto in termini di prestazioni, il Napoli sembra aver ingranato la marcia giusta sia in Italia che in Europa. La rivoluzione è partita da una mossa tattica tanto audace quanto imprevedibile: abbandonare il collaudato 4-3-3 per passare al 4-4-2, con Insigne come punta centrale ed i risultati non sono tardati ad arrivare. Il talento napoletano è sembrato rigenerato dal nuovo ruolo e dalle nuove responsabilità ed al momento, secondo le scommesse di calcio, è tra i principali indiziati alla vittoria del titolo di capocannoniere del campionato.

La squadra prima dell’individuo

Altra mossa vincente di mister Ancelotti è stata rendere tutti i calciatori partecipi e protagonisti del progetto: non esiste più l’11 titolare ed in campo va chi in settimana ha lavorato meglio e si è impegnato di più. Un approccio totalmente differente rispetto all’anno passato, quando in campo scendevano sempre gli stessi ed anche le tre sostituzioni risultavano quasi sempre facilmente pronosticabili. Quest’anno, invece, la musica è cambiata e tutti stanno trovando lo spazio che meritano. A giovare maggiormente di questa nuova filosofia sono stati in particolare il difensore centrale Maksimovic e Diawara, due giocatori che l’anno passato venivano impiegati con il contagocce. All’interno del nuovo sistema, tuttavia, quello che sembra stia soffrendo maggiormente è Marek Hamsik: lo slovacco è apparso in difficoltà dal punto di vista fisico e non sta riuscendo ad esprimersi ai suoi soliti livelli. La stagione, in ogni caso, è ancora lunga e tutti dovranno farsi trovare pronti al momento giusto.

La sensazione è che Ancelotti con il suo carattere e la sua personalità sia entrato nel cuore e nella mente dei giocatori azzurri. Ai tifosi non resta che sperare che, grazie all’esperienza del mister emiliano, il Napoli possa fare il definitivo salto di qualità sia in campionato che in Champions League.