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VENERDÌ 10 MARZO 2017 - RUBRICHE

LA STORIA SONO LORO - COLOMBARI, IL MIGLIOR INCONTRISTA DELLA STORIA AZZURRA


Storia del primo "Banco 'e Napule" azzurro


 
     
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A cura di: Raffaele Vatiero
Fonte: NapoliCalcioNews.it

Uno dei sogni del presidente Ascarelli, che però non vide mai avverarsi a causa della prematura morte, Enrico Colombari era uno dei migliori incontristi al mondo e uno dei migliori giocatori del Napoli di sempre.

Nato a La Spezia, iniziò la sua carriera calcistica in Toscana con la maglia del Pisa, passato a Torino nel 1926 aiutò i granata a vincere i primi due scudetti della squadra. Apprezzato dal primo presidente azzurro, arrivò a Napoli nel 1936 nel pieno della maturità atletica, per l’allora stratosferica cifra di 265mila lire, aggiudicandosi così l’appellativo di “’O banco ‘e Napule”, ben prima di Jeppson.

Già nel giro della Nazionale Italiana, il tecnico Garbutt lo schierò al centro della mediana azzurra, dove con la sua carica agonistica e la tecnica si meritò l’elogio e l’amore di tutti i tifosi.

Rimase 7 anni all’ombra del Vesuvio, giocando ben 213 partite (è ancora dei giocatori con il maggior numero di presenze della storia azzurra, ndr) e segnando anche 6 reti. Al termine della sua avventura azzurra tornò a Pisa, poi di nuovo in Campania, questa volta al Savoia, dove svolse il doppio ruolo di allenatore/giocatore.

Appesi gli scarpini al chiodo allenò diverse squadre di differenti divisioni, tra cui la Ternana, l’Empoli ed il Treviso. Colombari è morto nella “sua” Pisa, la città che gli ha dato tanto dal punto di vista professionale, il 7 marzo del 1983.