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SABATO 28 GENNAIO 2017 - REDAZIONALE

L'AVVERSARIO - IL PALERMO: LOPEZ E L'INCOGNITA MODULO


Descrizione ed analisi tecnico-tattica del club rosanero, che domani affronta il Napoli nel posticipo di giornata


 
     
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A cura di: Alfonso Palumbo
Fonte: Napolicalcionews.it

Arrivato in città soltanto nella giornata di giovedì a seguito della convocazione del neo direttore sportivo Salerno, l’uruguayano Diego Lopez ha firmato un contratto che lo legherà al Palermo per due stagioni, scelto alla corte di un Maurizio Zamparini intento a dare l’ennesima scossa ad una squadra sempre più diretta alla retrocessione dopo le esperienze poco felici con i tecnici Corini e De Zerbi.  

43 anni, un passato da energico difensore centrale, Diego Lopez ha allenato finora soltanto Cagliari e Bologna alternando risultati straordinari a prove di calibro piuttosto modesto. Rognoso e tosto, come era da calciatore, l’uruguayano si è detto consapevole del momento ma ottimista circa le possibilità di salvezza del club, scivolato a -11 dall’ultimo posto utile per restare nella massima Serie dopo la sconfitta del Barbera con l’Inter e la contemporanea vittoria dell’Empoli ai danni dell’Udinese domenica.
Messo alle strette da esigenze di classifica, ma supportato dalla dirigenza anche in caso di retrocessione in B, Lopez ha a disposizione una rosa di tanti giovani che può assemblare con l’aiuto di calciatori più rinomati e di qualche Nazionale. Tra i tanti Posavec, Pezzella, Goldaniga e Lo Faso, Lopez può contare in questa missione ai limiti dell’impossibile anche su gente del calibro di Diamanti, Quaison e Nestorovski, sorpresa del campionato con 7 gol alla prima esperienza in Serie A.
Scavando nel passato di questo allenatore troviamo una buon percorso a Cagliari e uno più controverso sulla panchina del Bologna, con all’attivo due esoneri in altrettante avventure. Con il ds Salerno ha un ottimo rapporto: è stato lui a promuoverlo dalla guida della Primavera a quella della prima squadra cagliaritana del 2012, e ad oggi, dopo aver incassato un ‘no secco’ per il ritorno in panchina di Roberto De Zerbi, l'ha immediatamente chiamato per investire in maniera decisa sulla sua palpabile voglia di rilancio: “Ero in Italia per le vacanze natalizie, mia moglie e i miei figli vivono a Cagliari: aspettavo una chiamata per ripartire, sono felice”, ha dichiarato Diego Lopez a Radio Deejay.
 
Molto verosimilmente, nonostante gli entusiasmi, Lopez non ha avuto il tempo di stravolgere la squadra.
Sebbene Corini utilizzasse un 3-5-2 decisamente bloccato e poco propositivo (zero vittorie in campionato tra le mura amiche del Renzo Barbera, 1 vittoria nelle ultime sette partite, ottenuta a Genova), è molto probabile che il tecnico uruguayano scenda in campo confermando lo stesso schieramento del suo predecessore, pur avendo nel bagaglio almeno quaranta partite col disegno tattico del 4-3-3 consolidato nei trascorsi di Cagliari e Bologna.
E’ dunque facile percepire che è con uno di questi due moduli che il Palermo fronteggerà un Napoli in piena salute e galvanizzato dai 10 risultati utili consecutivi ottenuti in gare tra coppe e campionato.
La difesa palermitana dovrebbe essere dunque questa: davanti a Posavec, Rispoli a destra, Goldaniga e Gonzales i centrali, Pezzella largo a sinistra. Oppure, in caso di schieramento a tre, Cionek sarà il centrale aggiunto, mentre i due laterali avanzeranno nella posizione di terzini fluidicanti a sostegno della difesa ma anche del centrocampo, come avvenuto sostanzialmente nella gara con l’Inter.


E’ proprio della mediana che invece parliamo in questo momento. Sia in caso di 4-3-3 che di 3-5-2, il Palermo deve fare a meno di Gazzi (squalificato) e Hiljiemark, ceduto questa settimana al Genoa di Ivan Juric. Dunque, facendo alcune considerazioni tra assenze e indisponibilità di diversa sorta, la linea di centrocampo dovrebbe essere composta da Mato Jajalo (interdittore e primo costruttore della manovra, dopo la difesa), Bruno Henrique (incursore dai piedi buoni ma scarsamente dotato dal punto di vista tattico) e Ivaylo Chochev (lui sì un buon prospetto, cercato anche dal Napoli dell’era Benitez).
Per quanto riguarda invece l’attacco, Lopez sa che Iliya Nestorovski è e dev’essere il trascinatore di questa squadra in questo complicato girone di ritorno, dopo la buona prestazione con l’Inter e l’assist straordinario fornito invece nella gara con il Sassuolo. Su di lui, Il tecnico rosanero si è espresso con parole assolutamente positive, mentre dai piani alti si vocifera di una papabile offerta del Napoli che vorrebbe portarlo a casa già dalla prossima estate. A sostegno dell’attaccante macedone, Lopez avrebbe tirato a lucido dal retrobottega Aleksandar Trajkowski, 34 presenze ma solo 4 gol con la maglia del Palermo. In caso di 4-3-3 potrebbe essere scelto assieme a Carlos Embalo (che da sinistra potrebbe offrire una certa copertura, data la facilità di corsa e la disponibilità al sacrificio) o al semprevivo Alessandro Diamanti, che fin qui non ha vissuto una delle stagioni migliori della sua carriera. In panchina invece, potrebbe scivolare Robin Quaison, senza dubbio il calciatore più pericoloso del Palermo, ma al centro di diverse voci di mercato e per questo presumibilmente tenuto fuori dall’undici titolare. In caso di 3-5-2, sono appunto questi tre calciatori a contendersi una maglia, con Traijkovski versomilmente più avanti nelle gerarchie del nuovo allenatore.

PUNTI DI FORZA  - La spensieratezza dell’attacco

E’ sicuramente sulla rinnovata sinergia offensiva del tandem Quaison – Nestorovski che il Palermo concentra le piccole speranze di salvezza in Serie A. Agile e veloce il primo, potente e pesante l’altro, riesce ad essere un duo d’attacco pericoloso e facilmente complementare. Non è un caso che contro l’Inter entrambi abbiano ben figurato nonostante il Palermo non avesse creato grossi grattacapi all’Inter se non negli scampoli finali di gara, quando la squadra di Corini si era trovata in superiorità numerica per l’espulsione di Ansaldi, a un quarto d’ora del fischio finale. Se il Napoli dovesse perdere palla nella prima costruzione, l’agilità di Quaison potrebbe essere un grosso problema da affrontare perchè funambolico nel dribbling e nella giocata secca. I due là davanti sembrano essere distanti mentalmente dalle vicissitudini di classifica della propria squadra, dando la sensazione di sentirsi liberi e spensierati nel riversare in campo il proprio talento.
Consisenti comunque sono i pericoli che il Palermo potrebbe apportare nel caso in cui Alino Diamanti dovesse scendere in campo dal primo minuto. Il sinistro dell’ex Bologna, nonostante l’età avanzata e un’approssimativa condizione atletica, ancora può essere un’arma a disposizione di Diego Lopez. Il Palermo potrebbe sfruttarlo alla battuta dei calci piazzati, provare a metterlo nelle condizioni di fornire l’ultimo passaggio o calciare in porta, non appena il Napoli dovesse lasciare qualche spazio o concedere qualche pericolosa ripartenza. La costruzione della manovra palermitana è per lo più una ricerca dello spazio per uno degli esterni, a turno Rispoli o Pezzella o Aleesami se dovesse essere impiegato.

PUNTI DEBOLI – Manovra Lenta e distrazioni continue -

Il Palermo soffre i ritmi alti ma soprattutto le squadre che riescono a giocare in profondità. Non avendo calciatori veloci in difesa, ma piuttosto strutturati invece sui palloni alti e nella marcatura stretta pur avendo diverse amnesie nei novanta minuti, fa una grossa fatica a reggere il pressing delle squadre avversarie, rischiando di andare in tilt se i reparti non riescono a essere compatti e disposti nella maniera giusta. Gazzi e Jajalo non hanno il passo per garantire entrambe le fasi di gioco, motivo per il quale domani Chochev dovrà assicurare dinamismo e copertura di una determinata fetta di campo. A lui Lopez chiederà molto, pur sapendo che il bulgaro rischia di non avere i 90 minuti nelle gambe e ricambi in panchina che siano all’altezza. Avendo, peraltro, perso Hiljemark passato al Genoa.
In fase di manovra, il collettivo di Lopez dovrà vedersela con l’organizzato centrocampo del Napoli, alto e propositivo nell’atteggiamento, col rischio dunque di lasciare a secco i rifornimenti dell’unica punta centrale che molto verosimilmente sarà Nestoroski.

Nello specifico, questi i due schieramenti possibili dell’undici titolare che ha in mente Diego Lopez per la sfida del San Paolo:

PROBABILE FORMAZIONE
(3-5-2)
Posavec, Goldaniga, Cionek, Gonzales; Rispoli, Bruno Henrique, Jajalo, Chochev, Pezzella, Traijkowski, Nestorovski.

PROBABILE FORMAZIONE
(4-3-3)
Posavec, Rispoli, Gonzales, Goldaniga, Pezzella; Bruno Henrique, Jajalo, Chochev; Traijkowski, Embalo, Nestorovski.