A cura di: Maria Villani
Fonte: Mirror.co.uk
La Premier League ha annunciato oggi la sospensione di tutte le gare fino al 4 aprile, lasciando intendere che le gare contro Everton e Crystal Palace saranno riprogrammate.
Non è ancora chiaro al momento se la sospensione sarà prolungata oltre la data menzionata, o se i fan saranno riammessi negli stadi a fare da spettatori alle gare di calcio.
E Jürgen Klopp ha rilasciato proprio oggi delle dichiarazioni nelle quali ha parlato delle preoccupazioni dei tifosi, ricordando a tutti di proteggere se stessi, la propria salute contro il Coronavirus.
"Non credo questo sia il momento in cui siano importanti i pensieri di un allenatore di calcio, ma capisco il desiderio dei tifosi di avere notizie della squadra – ha dichiarato Klopp. Innanzitutto tutti noi dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per proteggerci. E parlo di noi come società. E credo che questo debba essere sempre nella vita, in questo momento poi, più che mai.
In precedenza ho detto che il calcio sembra sempre la cosa più importante delle cose meno importanti. Ad oggi il calcio e le partite non sono per niente importanti.
Ovviamente non vogliamo giocare in uno stadio vuoto e non vogliamo che si sospendano le partite e i campionati, ma se facendo così aiutiamo un individuo a stare bene – solo uno – allora non parliamo più.
Se si tratta di fare una scelta tra il calcio e il bene di tutta la società allora non c’è competizione e dico sul serio.
La decisione e l’annuncio di oggi è stata implementata con una ragione: tenere le persone al sicuro. Ed è proprio questa ragione che supportiamo al 100%. Abbiamo visto ammalarsi membri di squadre avversarie. Questo virus ci ha dimostrato che fare calcio non dà alcuna immunità. Per tutti i nostri avversari, per quelli che lo hanno contratto e per quelli che eventualmente lo contrarranno in seguito diciamo: siete nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere.
Nessuno di noi in questo momento sa quale sarà il finale di tutto questo, ma da squadra dobbiamo credere che le autorità prendono decisioni basate su giudizi e moralità sani.
È vero, sono l’allenatore di questa squadra e pertanto ho la responsabilità della leadership per quanto riguarda il nostro future in campo. Credo, però, che al momento presente, con così tante persone nella nostra città, nella nostra regione, nel nostro Paese e nel mondo intero che si trovano a fronteggiare ansia ed incertezza, sarebbe totalmente sbagliato parlare di altro se non di consigliare alle persone di seguire il consiglio degli esperti e di aver cura gli uni degli altri.
Il messaggio dalla squadra ai nostri tifosi riguarda solo il vostro benessere, la vostra salute. Mettete la salute al primo posto. Non correte rischi.
Pensate a tutti coloro che sono più vulnerabili nella nostra società e comportatevi, quando è possibile, con compassione verso di loro. Prendetevi cura di voi stessi e abbiate cura gli uni degli altri".
CLICCA QUI PER LEGGERE L'ARTICOLO IN LINGUA ORIGINALE
|