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MERCOLEDÌ 21 NOVEMBRE 2018 - INTERVISTE

KKN - ADL: "BISOGNA MIGLIORARE LA VAR, DOBBIAMO ESSERE TUTELATI! CAVANI? SOLO A DETERMINATE CONDIZIONI"


Su Ancelotti: "E' un grande sia come uomo che come allenatore"


 
     
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A cura di: Myriam Novità
Fonte: Napolicalcionews.it

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Radio Goal”, trasmissione in onda su Radio Kiss Kiss Napoli. Queste alcune delle dichiarazioni dell'intervista che andrà in onda integralmente domani sempre sulle frequenze della radio ufficiale del club partenopeo:

"Ancelotti è un grande, sia come uomo che come allenatore. Da lui uno può aspettarsi qualsiasi tipo di dichiarazione. E’ estremamente capace ed è dotato anche di tanta umiltà. Le sue affermazione dicono sempre: ‘Io sono qui, amo la città ed i napoletani, dopo tanti anni lontano dall’Italia mi sento di rinascere in una squadra piena di talenti che sto allenando e scoprendo’. Quando dissi che ci volevano 7-8 giornate prima di farlo ambientare ho esagerato, ci ha messo meno tempo. Ha fatto tesoro del calcio di Sarri impostando però quella che è la sua idea di gioco. Nel suo 4-4-2 alcuni rendono di più de altri meno ma tutti giocano".

Sul mercato: "Non abbiamo ancora visto Meret, Younes, che sembra essere una furia della natura, ed abbiamo Ghoulam che tutti conosciamo, Ciriches deve rientrare, Verdi che ha giocato poco. Di che cosa dobbiamo aver paura? Se dobbiamo fare il calcio virtuale in sede di mercato".

Sulla VAR: "Bisognerebbe fare una riunione. Ho letto le affermazioni di Rizzoli su 7-8 partite. Io mi chiedo: perché ci sono state? E’ una tecnologia che deve essere di aiuto ai club ed agli arbitri. La cabina di regia non interviene quando c’è qualcosa ma si aspetta sempre che sia l’arbitro. Così non va bene. L’arbitro non può avere la visione totale del campo e per questo serve la VAR. La VAR deve dire all’arbitro di fermare il gioco e di andare a rivedere l’azione. C’è qualcosa che non è osservato pedissequamente. Possiamo anche sederci e dare giudizi su un determinato episodio, ma quella è una pura conversazione per migliorare. Qual è l’errore strutturale qui? Che si fa un qualcosa ma poi lo si abbandona senza migliorarla. E’ tutto secretato, come se fosse qualcosa di gestito dall’alto. Siamo noi che paghiamo gli arbitri ed i motori del tutto, i padroni del vapore, quelli che devono tutelare gli investimenti ed i tifosi. Bisogna creare un tavolo ed intervenire seriamente, anche chiedendo i danni. Non ci ho pensato a chiederli l’anno scorso. In passato c’è stato Calciopoli: a pensar male si fa peccato. Dobbiamo sederci e parlare di VAR per proteggere sia noi che gli arbitri".

Su Cavani: "Mi ha fatto piacere incontrarlo, ci siamo abbracciati e l’ho portato nello spogliatoio. Ha due figli in Italia e come fa a non mancargli Napoli? Non è che a Parigi vedi quello che vedi qui. Ha una parte del suo cuore. Se a fine campionato, se Ancelotti vorrà ed il PSG ce lo dà in prestito gratuito oppure ce lo cede ad una cifra simbolica e lui accetterà 6-7 milioni di ingaggio, potremmo pensarci. La nostra filosofia è quella dei 24 giocatori. Alcuni calciatori sono andati via perché avevano bisogno di vincere scudetti per sentirsi protagonisti. Fa parte della natura umana, per me non è il calciatore a dover vincere lo scudetto ma la squadra, il Napoli, la città, i tifosi. Vincere è bello perché a volte si perde anche”.