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SABATO 22 APRILE 2017 - CONFERENZA STAMPA

INSIGNE E DE LAURENTIIS: «SIAMO PRONTI A VINCERE LO SCUDETTO»


I due hanno parlato in conferenza stampa dopo il rinnovo di Insigne


 
     
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A cura di: Raffaele Vatiero
Fonte: NapoliCalcioNews.it

Si è da poco conclusa la conferenza stampa convocata per il rinnovo di Lorenzo Insigne. Tante le domande per il presidente ed il giocatore.

De Laurentiis: «Mi fa piacere che Lorenzo sia la nuova bandiera del Napoli. Come dimostrato negli anni, ci piace lavorare pensando al futuro. Abbiamo creato qualcosa dal nulla, in una città che ne ha vissute tante, dalla spazzatura ai rifiuti sotterrati ed in cui è difficile fare successo, ma noi ci siamo riusciti lo stesso perchè abbiamo lavorato con onestà intellettuale, umiltà ed abbiamo capito di dovere rimanere al nostro posto e fare quello che volevamo come volevamo. Dobbiamo ricordarci che siamo entrati nel calcio alla vigilia di calciopoli, che porta ancora i segni sulla lucidità e la veridicità del calcio. A chi dice che non ci sono ancora strutture giovanili, voglio ricordare che Insigne viene prorio dalla Primavera. Quando a Pasqua ho detto che siamo pronti a vincere lo scudetto non volevo far arrabbiare nessuno dicendo che il secondo posto è uno scudetto, ma un giorno conquisteremo anche noi il grande trofeo, pronti a fronteggiare le spine nel fianco che ci afforonteranno. Lorenzo ha tanta passione, sentimento che non puoi riscontrare in tutti. Non abbiamo paura di perdere pezzi importanti, purchè ci permettano di andare avanti con il nostro progetto, anche perchè far rimanere le persone controvoglia è deleterio per entrambe le parti. Questa città si ama, se la odi devi andare via. E' una città particolare, che ha una storia che coinvolge, che non finisce mai. Chi mi dice che non sono napoletano non capisce nulla, perchè non hanno avuto le zie ed il padre come il mio, che mi hanno raccontato e fatto vivere la Napoli storica, che rimane nella memoria di un bambino. Il Napoli è un contenitore di bandiere inaffondabili, attorno a cui ci sono personaggi di contorno. Il progetto è nato 12 anni fa e sono contento di tutti i passi da gigante che abbiamo fatto. Mi fa piacere quando qualcuno cerca i miei giocatori, perchè vuol dire che sto operando bene. Ci sono oggetti del desiderio come Insigne che voglio tenere a tutti i costi, e per il quale avrei fatto una cretinata a mettere una clausola rescissoria, per gli altri si vedrà. Come tutti sapete, Mertens ha una situazione familiare difficile che non ha ancora risolto al 100%. Il secondo ed il terzo posto influiscono solo epr motivi contabili, mancano ancora giornate fondamentali, ma posso dire che questa stagione è stata grandiosa perchè siamo l'unica squadra europea ad avere ben 4 giocatori in doppia cifra. Se l'anno prossimo dovesse ritornare anche la forma di Milik, come accade spesso, allora avremo 5 realizzatori in doppia cifra. Per uno come Sarri che cerca sempre la perfezione ci vogliono 6 mesi per raggiungerla e se abbiano ritenuto di investire 25 milioni per Maksimovic e di rinnovare con Albiol nonostante l'età è perchè li riteniamo opportuni. Tenterò in tutti i modi di trattenere i giocatori della rosa, ma se qualcuno chiede di andare via allora ce ne faremo una ragione».

Insigne: «Sono felicissimo, è quello che ho sempre sognato da bambino. Sono cresciuto qui e sono orgolgioso di questa giornata e del fatto che posso vestire la maglia della mia città e spero di vincere qualche trofeo importante, che tutta la città si merita. Da napoletano ho sempre avuto la responsabilità di fare bene. All'inizio della stagione non ho iniziato al top ma sono riuscito a sconfiggere le negatività e a riprendermi. Sento che siamo vicini alla conquista dello scudetto, abbiamo fatto grandi risultati e la prossima stagione ci leveremo grandi soddisfazioni. Devo ringrazie soprattutto Zeman, perchè mi ha valorizzato prima in Serie C e poi in Serie B, poi Mazzarri mi ha insegnato tanto nonostante giocassi in un ruolo non mio, Benitez mi ha insegnato molto in fase difensiva e poi in questi due anni Sarri mi ha permesso di esprimere il meglio. E' un martello, cura tutti gli aspetti della partita e spero che rimanga con noi ancora per molto. Se un giocatore chiede il rinnovo è giusto che dia il meglio di sè. Ho sempre avuto grande intesa con il presidente e non avevo dubbi di voler restare. Quando sono arrivato nel nuovo Napoli avevo 13 anni e mai avrei immaginato di essere un punto importante di questa squadra. Adesso spero di essere di nuovo qui tra 5 anni per annunciare un altro rinnovo. Mio padre mi accompagna ancora agli allenamenti tutti i giorni e sono contento che lo faccia, anche se i miei compagni mi prendono in giro. Devo tanto ai miei genitori, mi hanno dato tanto e mi sono sempre stati vicini. Devo ringraziare anche mia moglie ed i miei figli, li amo tanto».