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SABATO 19 APRILE 2014 - INTERVISTE

INSIGNE: "VOGLIO DIVENTARE CAPITANO DEL NAPOLI"


"Spero di restare a lungo in azzurro, a patto di poter continuare a giocare"


 
     
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A cura di: Alessandro Ruffo
Fonte: Napolicalcionews.it

Il giovane talento partenopeo, Lorenzo Insigne, è stato intervistato sulle pagine di SportWeek. Ecco i punti salienti della lunga chiacchierata, evidenziati per voi da Napolicalcionews.it:

Scugnizzo: "In Italia mi chiamano così, ma non la considero un'offesa: sono di Napoli e sono fiero di essere cresciuto tra la gente".

Napoli: "Nelle giovanili chiedevo sempre di poter fare il raccattapalle al San Paolo. Ho capito di avere delle possibilità quando sono stato portato in ritiro e Mazzarri mi ha detto che se volevo restare avrei dovuto guadagnarmi il posto. L'ho fatto partendo dalla C, senza che nessuno mi regalasse nulla.

Critiche: "Giocare da napoletano nel Napoli non è facile; se la squadra non vince infatti i tifosi se la prendono, ma questo fa crescere. La gente critica anche in altri posti, ma chi rappresenta i napoletani deve dare sempre il massimo, loro lo pretendono. Ovviamente i fischi fanno dispiacere, ma penso che quelli verso di me siano sintomi dell'amore di una città che da me esige tanto".

Vita privata: "Abito ancora dove sono cresciuto, a Frattamaggiore. Tutti mi conoscono e quindi non ho alcun problema. A Napoli, quando vado a fare shopping, i tifosi mi fermano per autogradi e foto, ma non mi lamento dato che farei la stessa cosa al posto loro".

Futuro: "Vorrei restare a lungo in azzurro e diventare capitano, a patto che nessuno me ne faccia passare la voglia. Se dovessi essere costretto troppo in panchina preferirei cercare spazio al trove, lontano da qui. Non mi importa dei soldi, a me piace giocare sul campo".

Maglia: "Ho scelto il numero 24 perchè è la data di nascita di mia moglie".

Benitez e Mazzarri: "Sono molto diversi. Mazzarri è un po' pesante; durante gli allenamenti non si rideva mai e c'era un po' troppa critica alle partite. Benitez è più rilassato, scherza e spiega in maniera serena. Spesso mi chiede di difendere prima ancora di attaccare, per non lasciare buchi in mezzo al campo".

Ruolo: "Chi è più forte di me nel Napoli nel mio ruolo? Nessuno".