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VENERDÌ 9 NOVEMBRE 2018 - REDAZIONALE

IN ITALIA UN GESTO FA PIÙ RUMORE DELL'INCIVILTÀ


In questo paese ormai tutto va alla rovescia


 
     
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A cura di: Diego Rinaldi
Fonte: Napolicalcionews.it

Quando una semplice reazione, anche un po' ironica, fa più rumore di insulti e cori vergognosi. In Italia funziona così. Ci si indigna per un gesto dopo 95 minuti di insulti, ma se poi uno stadio intero invoca stragi, oppure espone striscioni inqualificabili allora in quel caso tutti non vedono, tutti non sentono, tutti non parlano. Funziona così e molti si chiedono perchè?

Perchè si continua a difendere l'indifendibile, soprattutto quando di mezzo c'è una certa società che da anni se ne infischia delle sentenze passate. Una società sempre al centro dell'attenzione per vicende extracalcistiche. In quel caso l'indignazione non c'è o forse non può esserci. Perchè in un paese dove tutto va alla rovescia ormai è diventato normalità infrangere le regole, vantarsi ancora di titoli revocati dalla giustizia sportiva, avere a che fare con personaggi della malavita e avere dei comportamenti che vanno contro ogni etica sportiva.

No, qui non c'è l'indignazione. Non c'è perchè ormai questo paese, questo calcio ormai arrivato alla deriva, così è abituato. O meglio, è così che ci hanno abituato. Forse siamo tutti complici di questo. Magari se provassimo ad alzare un poco la voce e a spiegare realmente come stanno le cose forse qualcosa cambierebbe. Ma ne dubitiamo visto che ormai ribellarsi a questa disinformazione è diventato quasi impossibile, e chi ci ha provato non ha fatto di certo una bella fine, visto che ora molti personaggi non occupano più i salotti di determinate tv nazionali. Tutto questo solo perchè magari si è provato in qualche modo a dire la verità. Ma come ben sappiamo spesso, o quasi sempre, le verità sono molto scomode. Soprattuto per i potenti del calcio. Quei potenti, ma sarebbe più giusto dire prepotenti, che oggi decidono anche ciò che si deve dire, e ovviamente il gregge di pecore sottomesse gli va appresso come i topolini col pifferaio magico.

Forse tutto questo un giorno finirà. Forse verrà il giorno in cui qualcuno finalmente alzerà di nuovo il coperchio e usciranno fuori le tante mele marce che ancora ci sono in questo calcio. Un calcio fatto di ipocrisia, burattini sottomessi e quaquaraquà che vogliono darci una visione distorta dalla realtà. Anche quando una semplice reazione ironica viene trasformata in un rumore assordante. In quel caso molti vedono, molti sentono e soprattutto molti giudicano. Peccato che occhi, orecchie e bocca vengano poi usate solamente quando fa comodo a loro. Ma qui siamo in Italia, questo è il calcio italiano, dove tutto funziona alla rovescia.