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GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2017 - EDITORIALE

IL TRENTENNALE DELLO SCUDETTO


Le bandiere dell'identità partenopea continuano a sventolare


 
     
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A cura di: Domenico Fontanella
Fonte: Napolicalcionews.it

Era il 10/5/1987, quando con un autentico scatto d'orgoglio, l'intera città si strinse intorno ai suoi beniamini, coloro che, guidati da un autentico masaniello argentino, osarono lanciare la sfida ai potenti del sistema calcio, fino ad issare, sul tetto d'Italia, la bandiera della identità partenopea.

Non fu soltanto una vittoria sportiva. Fu la tanto agognata occasione di rivalsa di un intero popolo, da oltre un secolo più volte ingiustamente mortificato e costretto a rinunciare alle prerogative e agli onori che, per la sua trimillenaria cultura, certamente avrebbe meritato.

Oggi, come allora, i campioni hanno voluto abbracciare il popolo nei luoghi a quest'ultimo più cari, dove è inscritta la storia del DNA napoletano. Fra questi, la Basilica di San Vincenzo alla Sanità, vera e propria enciclopedia del sapere mediterraneo. Famosa per le tracce (ancora oggi visibili nella cripta ubicata sotto l'altare) che testimoniano l'incontro tra la cultura greco-napoletana e quella africana importata da una provincia cartaginese da San Gaudioso, nella giornata di ieri, la basilica è tornata a svolgere il ruolo di ponte, questa volta, tra le generazioni di tifosi. E così, oltre ai tifosi storici, Bruscolotti, Giordano, Di Fusco, Filardi, Volpecina, Carannante e tanti altri campioni del 1987 hanno avuto modo di abbracciare il meglio della gioventù partenopea. Testimone d'eccezione del passaggio di consegne...Totò, il vero thesaurus della cultura mediterranea, nonché custode e angelo protettore del quartiere Sanità.