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GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2020 - STAMPA

IL MATTINO - MILIK E MERTENS, LA PROVA DEI 9 TRA IL BRESCIA E IL BARCELLONA


I gemelli del gol


 
     
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A cura di: Myriam Novità
Fonte: ilmattino.it

Dries Mertens è uno sveglio, scaltro, acuto. Qualche mese fa aveva capito che l'amico e compagno Milik aveva un certo feeling con il gol. Un certo naso, anzi. E allora dopo un paio di gol di fila del polacco gli è andato vicino, gli ha stretto il naso tra le dita, come a dire «Dai anche a me un po' del tuo fiuto per il gol». D'altra parte in campionato il polacco è il bomber azzurro (9 reti già a verbale, una ogni 126 minuti giocati), mentre Mertens - che in Champions la fa da padrone con i suoi 5 centri in 6 gare - arranca e segna meno. 

IL CAMBIO DELLA GUARDIA
Nel 2020 la tendenza sembrava essere tutta in favore del polacco, capace di segnare subito alla ripresa del campionato contro l'Inter, vista anche l'indisponibilità di Mertens alle prese con qualche acciacco fisico. E invece? Nel mese di febbraio il belga è tornato a disposizione di Gattuso, si è messo sotto con il lavoro e nell'arco di 3 partite sembra aver davvero sovvertito le gerarchie. Contro Sampdoria, Lecce e Cagliari ha messo lo zampino in tre gol: due li ha segnati direttamente lui, uno lo ha propiziato con un assist, proprio per Milik contro il Lecce. Insomma, con Mertens l'attacco del Napoli ha ripreso a girare. Gattuso lo ha schierato sia da seconda punta, alle spalle del polacco, sia da falso nove come contro il Cagliari, ricordando i bei tempi che furono sotto la gestione Sarri.

GEMELLI DEL GOL
Una cosa è certa: Mertens e Milik rappresentano letteralmente il giorno e la notte. Il belga non arriva a un metro e settanta, mentre il polacco si avvicina ai due metri; Dries preferisce calciare di destro, mentre Arek è mancino; Mertens ama il fraseggio con i compagni e saltare l'uomo in velocità, Milik è il classico centravanti fisico che aspetta il pallone a centro area per colpire di testa e spiazzare la difesa. Insomma due opposti che però nel Napoli si attraggono. Nel 4-3-3, ovviamente, c'è posto per uno solo dei due, ma fino a questo momento non si è mai potuto parlare di vero e proprio dualismo perché non sono mai stati contemporaneamente al meglio della condizione. Ora, però, si entra nel vivo della stagione e le partite si fanno tutte pesantissime. A partite da domani quando il Napoli sarà impegnato a Brescia per l'anticipo di campionato e Gattuso dovrà fare le sue scelte. Milik a inizio settimana si è allenato poco a causa di un po' di febbre, ma già nella giornata di ieri ha sostenuto l'intera seduta con il gruppo. L'allenamento di oggi, allora, potrebbe essere quello decisivo per scoprire se davvero tornerà a pieno regime e se magari l'allenatore deciderà di puntare su di lui dal primo minuto. In alternativa Mertens è pronto a giocare dall'inizio per bissare la prestazione della gara di andata quando un suo gol fu decisivo per la vittoria degli azzurri al San Paolo.

IL FUTURO
Come se non bastasse, poi, i due attaccanti vivono situazioni contrattuali non del tutto diverse. Certo, Mertens è in scadenza e a giugno potrebbe andare via a zero, ma il suo futuro non è detto che sia poi lontano da Napoli al 100%. Ogni giorno può essere quello buono per mettere la firma sul rinnovo e prolungare la sua avventura in azzurro. Un po' come Milik, il cui contratto scadrà nel 2021, ma allo stesso tempo è in attesa di essere aggiornato ed eventualmente prolungato. Come? Il polacco insiste per l'inserimento di una clausola rescissoria che gli consenta un domani di poter lasciare Napoli per un'offerta irrinunciabile, mentre il club azzurro al momento non vorrebbe cedere sulla questione. Da qui alla fine del campionato, però, i suoi gol potrebbero fare la differenza, non solo sul campo ma anche in sede contrattuale.