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GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017 - EDITORIALE

GESÙ ERA PARTENOPEO!


I miti di Partenope e Atalanta a confronto


 
     
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A cura di: Domenico Fontanella
Fonte: Napolicalcionews.it

Non tutti i napoletani sanno di dover esser grati ai fondatori dell’Atalanta Calcio. Partendo, infatti, dal nome scelto per la società calcistica bergamasca, si può scherzosamente arrivare a sostenere l’origine napoletana di Gesù Cristo! Atalanta è una figura della mitologia greca, figlia di Iaso, re dell'Arcadia, e di Climene. Suo padre, desideroso di avere un maschio, rimase talmente deluso dalla nascita di una figlia femmina che l'abbandonò ai piedi di una collina, e lì sarebbe morta se non fosse stata soccorsa da un'orsa, inviata dalla dea Artemide. Allevata da alcuni pastori, Atalanta crebbe divenendo una formidabile cacciatrice, e poiché un oracolo le aveva predetto che, una volta sposata, avrebbe perduto le sue abilità, decise di rimanere vergine per tutta la vita. A quanti le chiedevano la mano, Atalanta poneva una dura condizione: che essi la superassero in una gara di corsa; e poiché era la piú veloce tra tutti i mortali, nessuno era mai riuscito a vincerla, ed ella aveva preso la vita di tutti gli uomini che l'avevano sfidata. Di lei si innamorò però Melanione, figlio di Anfidamante, il quale poteva contare sul sostegno di Afrodite. All’uopo, la dea dell'amore donò al giovane tre mele auree, raccomandandogli di lasciarle cadere durante la corsa, in modo che Atalanta si fermasse a raccoglierle. Fu così che, per la prima volta, la fanciulla perse una sfida e, conseguentemente, anche la sua verginità. Dalla loro unione nacque un bambino, che venne chiamato Partenopeo: il nome significa «figlio di una vergine», in quanto Atalanta pretese sempre di essere rimasta vergine. Ebbene, il nome del figlio della vergine Atalanta ci aiuta a ricordare le origini del popolo napoletano. Sia che si voglia prendere in considerazione la leggenda legata al mito della sirena Partenope che cercò di incantare invano Ulisse, sia che si preferisca, piuttosto, la leggenda della principessa greca Partenope, costretta a fuggire col suo amato Cimone lontana dai suoi familiari fino a giungere nei territori dove sorgerà l’omonima città, i napoletani sono chiamati anche partenopei proprio in quanto discendenti di Partenope, termine che in greco significa “vergine”. Ma, allora, se i napoletani sono gli unici al mondo a potersi definire “i figli della vergine”, non tacciateci di blasfemia se osiamo sostenere che Gesù Cristo era partenopeo!