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LUNEDÌ 11 NOVEMBRE 2019 - STAMPA

GAZZETTA - ANCELOTTI, DECISIVI MILAN E LIVERPOOL. SE NON INVERTE LA ROTTA ADDIO AL NAPOLI


De Laurentiis non è disposto ad aspettare oltre


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Gazzetta.it

Ci sono in ballo 78 punti in campionato, da poter conquistare. Vale a dire che c’è tutto il tempo per rimettere la barca Napoli in linea di galleggiamento e riportarla nei primi 4 posti, quelli che garantiscono Champions e soldi per programmare. Ma proprio perché il tempo per la squadra c’è, si restringe quello per il suo allenatore.

E non sembri una contraddizione. Il furente Aurelio De Laurentiis resta convinto che Carlo Ancelotti sia l’uomo capace di tirar fuori gli azzurri da questo assurdo tunnel nel quale il gruppo ha smarrito certezze, personalità e gioco. Ma se alla ripresa non arriveranno punti o almeno prestazioni convincenti da San Siro (Milan) e Anfield (Liverpool), allora il patron si ritroverebbe quasi costretto a prendere atto della situazione e cambiare. Perché poi arriverebbe il Genk da battere ad ogni costo.

STRANO DESTINO —  Incredibile a dirsi, ma il futuro di Ancelotti potrebbe decidersi incontrando le pagine di storia più importanti della sua carriera. Carlo col Milan ha vinto tutto prima da giocatore e poi da allenatore, e soprattutto al Liverpool ha legato i ricordi più belli e brutti del suo cammino. E a proposito dei campioni d’Europa, viene spontanea una riflessione: com’è possibile che il Napoli si sia smarrito pur essendo l’unica squadra che in 90’ ha battuto l’armata di Klopp in una stagione che finora è una cavalcata incredibile per i Reds fra Premier e Champions? Quel 17 settembre sembrava il punto di svolta del Napoli: il 2-0 agli inglesi doveva dare autostima e convinzione per puntare in alto. Invece il corto circuito col Cagliari, al San Paolo, ha come resettato tutto quanto di buono era stato fatto. L’acuto di Salisburgo sembrava aver dato una nuova scossa, ricompattando il gruppo, con la corsa di Insigne ad abbracciare il tecnico. Poi di nuovo sulle montagne russe, ma solo in una vertiginosa picchiata, fatta di quattro pareggi e la brutta sconfitta dell’Olimpico contro la Roma. Sali e scendi figli di contraddizioni di rendimento che in certi momenti sono apparsi sconcertanti, con una squadra molle e incapace di risolvere una partita se non dominandola sul piano del gioco da cima a fondo.

CONTINUITÀ — È un concetto sconosciuto a questo Napoli. Sicuramente ci sono delle attenuanti, ma se Ancelotti non riesce a trovare in fretta delle soluzioni per focalizzare i problemi, risolverli e invertire questa tendenza negativa, il tempo potrebbe scadere. Serve, e in fretta, riprendere in campionato un ritmo all’altezza del potenziale della rosa, che può essere inferiore solo a quella della Juventus, e dunque ha tutte le armi per risalire la classifica e tornare in zona Champions. Sembra assurdo, in questo momento in cui tutto appare un incubo in casa Napoli, ma se si tornasse a ragionare solo di calcio, lasciando perdere avvocati e carte bollate, la situazione potrebbe risolversi pure in fretta. Anche perché, ci riflettano i giocatori, il prossimo allenatore sarebbe con certezza un sergente di ferro.