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VENERDÌ 3 FEBBRAIO 2017 - EDITORIALE

GUELFI CONTRO GHIBELLINI


Bologna – Napoli: la sfida tra le Università più antiche d’Europa


 
     
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A cura di: Domenico Fontanella
Fonte: Napolicalcionews.it

Anche se sono passati oltre 50 anni dall’ultimo scudetto, il Bologna ha al suo attivo ben 7 tricolori, vinti tra il 1924 e il 1964. Oltre alla squadra cittadina annoverabile tra i club calcistici più titolati d’Italia (è al quinto posto, dietro Juve, Milan, Inter e Genoa), Bologna detiene un altro particolare primato che la rende una delle più invidiate città del globo: è sede della terza Università più antica al mondo, che è anche la più antica di Europa. Fondata nel 1088, l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna è preceduta nella speciale classifica delle università più antiche della terra soltanto dall’Università Al-Qarawiyyin (Marocco) e dall’Università Al -Azhar de Il Cairo. La sua fondazione, quindi, precede di 136 anni quella della Federico II di Napoli, la quale, indirettamente, deve la sua nascita proprio alla presenza sul territorio italico dell’Università di Bologna. Infatti, la ragione principale che spinse nel 1224 Federico II di Svevia ad istituire l’Università di Napoli (nella top ten delle più antiche d'Europa) risiedeva nell’esigenza, particolarmente sentita dall’Imperatore, di creare un polo di cultura ghibellina da contrapporre alla guelfa Università di Bologna. Non bisogna dimenticare, al riguardo, che l’epoca in questione fu caratterizzata dalla forte contrapposizione tra Papato ed Impero, il primo appoggiato dal partito dei guelfi, il secondo da quello dei ghibellini. E lo scontro tra le opposte fazioni si giocava, non solo in campo militare, ma anche sotto il profilo culturale. Da tutto ciò, Napoli riuscì a trarne incredibili benefici proprio dal punto di vista dello sviluppo culturale, se è vero che, anche con l'avvento successivo degli angioini (appartenenti alla fazione guelfa), la città continuó nel solco tracciato da Federico II (che aveva richiamato a Napoli personaggi come Pier della Vigna), ospitando uomini di cultura, quali Petrarca, Boccaccio e Giotto. Chissà che non finisca allo stesso modo! Magari, ancora una volta, la sfida con i bolognesi offrirà l'occasione per rilanciare l'azione partenopea verso nuovi traguardi ambiziosi.