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MERCOLEDÌ 27 MARZO 2024 - INTERVISTE

EX PROCURATORE FIGC: "SENTENZA ACERBI DIVERSA DALLE ATTESE, ERA POSSIBILE UNA SANZIONE SU PROVE LOGICHE"


Ricorso? Bisogna fare attenzione, vi spiego"


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: radiopuntonuovo.it
 

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Marco Di Lello, ex procuratore aggiunto della FIGC:

La sentenza va rispettata, ma è andata diversamente da come ci si attendeva. Forse il Giudice della Lega ha ritenuto opportuno potersi distaccare dal massimo organo di Giustizia Sportiva, ovvero la Corte d’Appello Federale. Ricorderete il caso Marconi-Obi, che aveva fatto giurisprudenza e aveva mostrato come era possibile punire di razzismo un calciatore seppur in mancanza di prove. Lì bastarono tre fattori che facevano leva sulle prove logiche, dal comportamento dell’offeso per esempio. Fattori che c’erano anche nel caso Acerbi-Juan Jesus.

Il principio fondante della Giustizia Sportiva non prevede lo stesso garantismo della Giustizia Penale, questa sanzione è una novità assoluta. È una novità perché se ci fosse bisogno sempre della prova regina per deliberare una sentenza nella Giustizia Sportiva, racconteremo quasi o solo di assoluzioni.

Il Napoli o Juan Jesus possono fare ricorso? Bisogna fare attenzione. La clausola compromissoria spinge i calciatori della FIGC a risolvere le cose all’interno degli organi federali. Se si vuole sconfinare nel penale, bisogna chiedere autorizzazione alla Federcalcio. Ricorso al Coni si potrebbe fare, ma andrebbe impugnata da una delle due parti: formalmente non c’è una persona offesa e sarebbe complicato. In astratto si potrebbe, in pratica meno”.