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MARTEDÌ 20 FEBBRAIO 2018 - ESCLUSIVE

ESCLUSIVA VIDEO - BRUNO GIORDANO: «VI RACCONTO LA MIA VITA SULLE MONTAGNE RUSSE. A NAPOLI USCIVO DI NOTTE. LO SCUDETTO...»


L'ex campione azzurro in esclusiva a Napolicalcionews.it


 
     
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A cura di: Ciro Gaipa
Fonte: Napolicalcionews.it

Lunedì 19 febbraio, presso la libreria Ubik di Napoli, c’è stata la presentazione del libro di Bruno GiordanoUna vita sulle montagne russe”, pubblicato dalla casa Fazi Editore. L’evento, organizzato da Radio No Frontiere, ripercorre la carriera sportiva e il percorso umano del grande ex attaccante azzurro (a Napoli dal 1985 al 1988). I successi, le sconfitte, le vicissitudini personali e molto altro ancora in questo splendido racconto curato dal Maestro Giancarlo GoverniNapolicalcionews.it ha avuto il piacere di intervistare Bruno Giordano per scambiare quattro chiacchiere sul suo passato ma anche sul presente. Di seguito l’intervista integrale realizzata da Ciro Gaipa:

Oggi c’è stata la presentazione del tuo libro: “Una vita sulle montagne russe”. Di cosa parla precisamente? E cosa ha rappresentato per te?
Penso che fosse un atto dovuto nei confronti delle persone che mi hanno voluto bene e amato, come i miei genitori che oggi non ci sono più. Sarebbe stato troppo facile parlare del giocatore; quindi c’è tutta la mia infanzia al di là del rettangolo da gioco. Di quando giocavo a Trastevere con gli amici, la parrocchia, Don Pizzi, il giorno in cui sono arrivato a Napoli, il giorno in cui ho vinto a Napoli… C’è un po’ di tutto, anche la tragica morte di mia madre nel giorno del mio compleanno. Volevo raccontarla e ho avuto la fortuna di farlo attraverso il maestro Giancarlo Governi. Credo che sia venuto fuori il Giordano vero, quello che effettivamente sono… Erano state dette tante inesattezze che ho voluto chiarire.

Un ricordo preciso di Napoli. Magari un dettaglio, qualcosa che noi non sappiamo…
Quando andavo in giro di notte con mia moglie per visitare zone che di giorno non potevo vedere, come i Quartieri, la Sanità, Forcella, scoprire questa città meravigliosa. Un altro episodio è quando abbiamo vinto lo scudetto e sono rimasto per quattro giorni a casa con mia moglie perché eravamo stressati da questa gioia immensa. Ricordo quando la sera venivano Carnevale, Bruscolotti e Maradona sotto casa per farmi scendere ma io invece preferivo gustarmi tutto da casa.

Parliamo del Napoli attuale: ci credi allo Scudetto? Quali sono le tue sensazioni a 13 giornate dalla fine?
Da tifoso le sensazioni sono positive, anche perché una stagione del genere non capita tutti gli anni. Vedo il gruppo e tutto l’ambiente molto equilibrato, diciamo che non ci voleva la Juventus… Però se dovesse accadere avrebbe anche più gusto. Vincere un campionato contro di loro sarebbe davvero straordinario.


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