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MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017 - NEWS

EQUAL GAME - UEFA: "IL NAPOLI E KOULIBALY CONTRO LA DISCRIMINAZIONE"


Nella giornata dedicata alla lotta al razzismo e alla discriminazione ancora in primo piano la giornata al liceo Agnesi di Milano


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: UEFA

Nel giorno dedicato all’ “Equal Game”, iniziativa contro razzismo e discriminazione promossa dalla UEFA, arriva anche un nuovo articolo, con relativo tweet, questa volta sulla sezione italiana dell’organismo internazionale. Grande spazio è stato riservato al difensore azzurro Kalidou Koulibaly che con i ragazzi presenti al liceo Agnesi di Milano ha raccontato l’episodio che lo ha visto protagonista a febbraio del 2016.

Circa 800 studenti del Liceo Agnesi di Milano hanno parlato di diversità in occasione di un forum organizzato dall'SSC Napoli. L'evento rientra nell'ambito della campagna #EqualGame della UEFA, che cerca di promuovere l'inclusione, la diversità e l'accessibilità nel calcio.

L'incontro è durato 90 minuti e, proprio come una partita di calcio, è stato diviso in due tempi da 45. Nel "primo tempo" ha preso la scena il difensore Kalidou Koulibaly, mentre i secondi 45 minuti sono stati dedicati agli studenti, che hanno raccontato le loro storie sulla discriminazione e posto domande agli ospiti.

"Questo forum è dedicato a voi, ai giovani, alla prossima generazione - ha dichiarato Nicola Lombardo, direttore comunicazione del Napoli -. Quando la UEFA ha lanciato questa fantastica campagna e ha chiesto il sostegno dei club, ho subito alzato la mano".

A febbraio 2016, durante la partita tra SS Lazio e SSC Napoli allo stadio Olimpico, Koulibaly ha chiesto all'arbitro di interrompere la gara per i ripetuti cori razzisti dei tifosi appena toccava la palla.

"Con l'aiuto dei compagni, abbiamo parlato all'arbitro e gli abbiamo chiesto di fermare la partita", ha ricordato Koulibaly.

La settimana seguente, i tifosi hanno espresso la loro solidarietà con Koulibaly indossando una maschera con il suo viso.

"È stato molto toccante, perché erano tutti con me. È un ricordo che mi rimarrà per sempre - ha proseguito il difensore -. Se sei da solo non è facile, ma ricordo che anche i giocatori della Lazio venivano a parlarmi durante la partita. Questo dimostra che dobbiamo essere uniti e lottare insieme contro la discriminazione".

Koulibaly ha anche parlato del problema della schiavitù in Libia e ha dichiarato di aver visto qualche miglioramento nel calcio italiano dopo il suo arrivo dal KRC Genk nel 2014.

"Nel calcio italiano, i casi di discriminazione sono diminuiti del 75% dal 2011, ma c'è ancora molto da fare - ha dichiarato Michele Uva, segretario generale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e vicepresidente UEFA -. Dopo la famiglia e la scuola, lo sport è il terzo gradino nella lotta alla discriminazione. Sta a voi studenti promuovere questo messaggio e far sentire la vostra voce".

"In futuro, il colore della pelle dovrà avere la stessa importanza del colore degli occhi - ha aggiunto Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori -. Sono sicuro che sarà così per la prossima generazione".

Il forum, molto apprezzato da tutti, è stato concluso da Eduardo De Laurentiis, vicepresidente del Napoli: "Siamo nel 2018. Insieme possiamo battere la discriminazione e sconfiggere il bullismo".