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MERCOLEDÌ 22 LUGLIO 2020 - CONFERENZA STAMPA

D’AVERSA IN CONFERENZA: “I NOSTRI RIGORI C’ERANO, BUONO L’ARBITRAGGIO DI GIUA”


Il tecnico emiliano ha parlato in conferenza stampa


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Roberto D’Aversa ha tenuto la sua conferenza stampa post Parma-Napoli. Le sue parole sono state trasmesse da TV Luna.

Con questa vittoria vi siete ripresi i punti persi immeritatamente.
Sì, a volte ci facciamo influenzare da un risultato, sotto l’aspetto della prestazione poco potevo rimproverare ai ragazzi. Oggi ci siamo ripresi una parte dei punti persi in precedenza. C’è ancora rammarico, mi auguro questo continui.

Salvezza raggiunta, si parlava di Europa.
Siamo partiti con un pari a Torino, una vittoria strameritata a Genova, poi con l’Inter vincevamo fino all’85’, non parlo di quello che è successo perché parlo di quello che dobbiamo migliorare. Alcune cose hanno influito e mentre si fanno prestazioni importanti e ci sono circostanze favorevoli qualcosa si paga a livello mentale, vedi con Inter, Roma, Fiorentina, ad esempio. Non cerco alibi di nessun tipo, abbiamo fatto autocritica, e portato risultati a casa e anche se la matematica ci dà ragione solo oggi la salvezza non era mai in discussione.

Europa?
A volte ci creiamo problemi da soli dimenticando da dove siamo partiti. 4 anni fa io sono arrivato dalla Lega Pro e la proprietà è partita dai Dilettanti, gli obiettivi li pone la società. Nel momento in cui si parlava di Europa League ho detto che non eravamo strutturati, poi questo non significa che non ci impegniamo ma poi non si deve macchiare il buono, va bene i sogni ma non va bene cambiare gli obiettivi in corsa, questa cosa può ritorcersi contro. Sfido chiunque a togliere i due centravanti di ruolo per buona parte del campionato. Se si vuole ambire all’Europa occorre essere strutturati, poi occorre far meglio. Mio obiettivo ora è il Brescia.

L’ultima vittoria un mese fa contro il Genoa, un mese difficile: che mese è stato?
Siamo stati in quarantena, l’unica squadra. Alleggerire l’aspetto mentale non è semplice. Anche numericamente con la rosa corta giocare ogni 3 giorni non è semplice far ruotare giocatori. Anche questo non è un alibi, le responsabilità sono nostre, siamo ambiziosi e sappiamo come lavorare, deve essere un nostro percorso di crescita. Ha ragione Gattuso quando dice che questo non è calcio, poi siamo rinchiusi e non ci fa piacere essere lontani dalle nostre famiglie. Stasera i ragazzi hanno messo tutte le loro energie per l’obiettivo.

Il tallone d’Achille di questa squadra sono stati i secondi tempi con le rimonte…
Ne abbiamo persi 10…

Ha messo titolari nel secondo tempo, è tattica?
I titolari di stasera sono quelli partiti dal primo minuto. Ho messo quelli che erano più prestativi. Si ragiona su questo e sul fatto che oltre che il Napoli c’era il Brescia. Se vinci hai ragione coi cambi, se perdi hai sbagliato cambi. Stasera avevo detto che i cambi sarebbero stati solo tattici oppure li avrei fatti solo se uno si buttava per terra stremato.

Provare a tornare a sognare o vivere alla giornata?
Non abbiamo mai sognato, solo lavorato per soddisfare i sogni dei nostri tifosi, a volte ci viene bene, a volte male. I ragazzi sotto l’aspetto dell’ impegno e attaccamento non sono mai venuti meno anche se i risultati possono dire altro. Si ragiona partita dopo partita: prima il Brescia poi l’Atalanta poi il Lecce. Lavoriamo per fare più punti possibile.

Tre gol tre rigori. Un commento.
Da premettere che non li ho rivisti. Il primo è netto, il secondo non so se sia fallo di mano o meno, non mi va di giudicare, credo l’arbitro ha arbitrato molto bene stasera. Più che responsabilità all’arbitro direi che non c’è chiarezza sulla regola, ecco che per fallo di mano i rigori sono troppi. Le braccia servono per l’equilibrio, per saltare e colpire di testa. Da fastidio che la stessa situazione viene giudicata diversamente. Anche gli arbitri commettono errori perché arbitrano ogni 3 giorni. Altre volte non ci sono dubbi come la situazione di Roma. A volte essere protagonisti va contro tutta la categoria. Sul terzo rigore Kulusevski è stato bravo, malizioso: il contatto c’è stato, gli è franato addosso.