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DOMENICA 24 FEBBRAIO 2019 - CONFERENZA STAMPA

D’AVERSA: “COMMESSI GRAVI ERRORI E IL NAPOLI CI HA CASTIGATI”


Il tecnico emiliano ha parlato in conferenza stampa


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Roberto D’Aversa ha tenuto la sua conferenza stampa post Parma-Napoli. Le sue parole sono state trasmesse da TV Luna

 

Un primo giudizio a caldo dopo la sconfitta.
Non siam partiti benissimo pur sapendo che avevamo di fronte una delle squadre più forti. Avremo potuto far meglio. Nel secondo tempo siamo scesi in campo con un atteggiamento diverso, c’è stato un episodio per riaprire la partita, purtroppo non è stato dalla nostra parte e poi dopo aver regalato anche il terzo gol è stata la fine.

La scelta del debutto di Machin è stata dettata dall’assenza due registi?
La scelta di Machin nel ruolo di mezzala, per farlo giocare nella posizione di play perché mancavano Scozzarella e Stulac. Avrei dovuto dare possibilità anche ad altri di rifiatare e non è stato possibile. Quando si preparano delle cose lo sai che ci vuole continuità e se li avessi schierati tutti ci sarebbero stai problemi. L’atteggiamento del secondo tempo è quello. Quando commetti errori contro una squadra forte come il Napoli, ti castiga. Ci sono stati errori nostri e siamo stati castigati. Ma non sono di certo queste le partite da vincere: sabato ci aspetta una partita importantissima che vale uno scontro diretto.

Gervinho-Inglese, a volte Parma ha fatto buoni risultati anche senza di loro, ora Parma appare più dipendente da loro.
Sono due giocatori importanti, magari tutta la squadra risente quando non è al top. Gervinho ha fatto una buona gara, magari far rifiatare Roberto non sarebbe male ma non è possibile, non possiamo pensare al singolo quando ci sono delle problematiche e solo loro ci possono tirar fuori. Ci vuole il coinvolgimento, la responsabilità e il miglioramento di tutti.

Non si sente un po’ ‘tradito’ da alcuni? Ad esempio Kucka non ha fatto la diagonale, oppure la barriera che salta…
Bisogna cercare di andare ad analizzare le motivazioni; non posso dare responsabilità alla barriera o a Biabiany, devo trovare delle soluzioni; quando ci sono degli errori è anche responsabilità mia. Occorre ritrovare lo spirito per fare la differenza. La responsabilità è di tutti, non me la sento di dare la colpa ai singoli.

Non ha visto un Parma un po’ remissivo indipendentemente dall’avversario?
Errori di non serenità, sbagliati appoggi semplici. Abbiamo affrontato altre squadre forti ma bisogna essere sereni evitando errori per remore. Deve cambiare la volontà, la voglia, la determinazione che può fare la differenza. Gli avversari quando calciano, calciano in maniera diversa. Dobbiamo ritrovarci in questo.

Non vede un comune denominatore in questi elementi: avversari forti, atteggiamento, avversari che hanno preso le contromisure?
La conoscenza degli avversari c’è sempre; in settimana tutte le partite si analizzano, anche noi analizziamo gli avversari, a volte va ritrovata la condizione di qualche singolo, dare un turno di riposo a qualcuno farebbe bene. Il periodo negativo va analizzato con equilibrio e lucidità. Abbiamo fatto punti in uno stadio dove nessun ci è riuscito, se vado a pensare l’unica partita da recriminare è quella contro la SPAL. Bisogna ragionare, correggere gli errori e migliorare, rimanendo sereni con la preoccupazione di far punti. Non mi piace il termine paura ma le scarpe strette ci sono perché dobbiamo raggiungere un obiettivo.

Crisi, è forte come parola?
Tempo fa dissi che quando si parlava di obiettivo, si pensava di cambiare l’obiettivo per la costruzione di questa squadra. La Serie A ha dimostrato squadre che hanno perso per 11 gare di fila, noi dobbiamo esser bravi a evitare questo, dobbiamo riprendere il nostro cammino per il nostro obiettivo.

Il Bologna perde e rimane a 11 punti: i giocatori pensano già a una salvezza raggiunta?
Non credo: il loro pensiero non è questo; dobbiamo esser bravi a far sì che nell’inconscio non accada questo. L’aspetto positivo è abbiamo mantenuto gli stessi punti ma non possiamo sentirci appagati dal fatto che gli altri i punti non li fanno, dobbiamo riprendere a farli noi e ci sono tanti punti da fare. Va tirato fuori quell’atteggiamento di qualche tempo fa. Una componente che avevamo e dobbiamo tornare ad averla.