A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Maurizio Domizzi, ex difensore azzurro, è intervenuto a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli.
“La vittoria di sabato è molto importante, grazie a quello il Napoli ha costruito la sua normalità: giocare per il vertice ed ogni partita rischiare per vincere. Questo mette pressione da una parte ma ti fa render conto del gran lavoro svolto in questi anni. Se immaginavo che il Napoli sarebbe diventato forte nel giro di così poco tempo? Nel giro di così poco tempo no e nessuno insieme a me lo immaginava. Dai miei tempi sono passati più di due o tre anni, da subito agli anni di Mazzarri il Napoli ha raggiunto quei livelli. Per consolidarsi ci è voluto un po’ in più. È fisiologico. Top player? Ma a me il Napoli piace, mi ricorda molto l’Italia di Mancini. C’è una scelta ben precisa: la qualità tecnica del calciatore, ecco il criterio di scelta e poi altri criteri quali quello fisico e di carattere. L’identità tecnica molto precisa del Napoli mi piace. Non so se è la qualità giusta per vincere ma la scelta è davvero bella. Meret? A Udine si vedeva che fosse un predestinato, se ne parlava così dall’inizio; e se non avesse avuto i problemi di infortunio due anni fa e l’anno scorso… Allan? Mi ha molto sorpreso la sua crescita a livello tecnico, esponenziale! Le altre qualità le aveva espresse da subito, il temperamento, l’esuberanza fisica, nonostante la sua altezza media. Tecnicamente è cresciuto tantissimo, grazie anche ai compagni. Zielinski ha fatto il percorso inverso mostrando da subito grandi qualità tecniche ma quanto a fisico e velocità non era forte, ora migliora sempre più, oggi è un calciatore diverso e si adatta anche a giocare da esterno, da mediano, ha forza, velocità ed allungo. Costruire un giocatore fisicamente è più facile che tecnicamente”.
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