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SABATO 28 NOVEMBRE 2015 - STAMPA

DE LAURENTIIS RISCHIA IL RINVIO A GIUDIZIO


La Magistratura ha chiuso l'indagine sul litigio tra il presidente e un poliziotto a Capodichino


 
     
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A cura di: Mattia D'Amico
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

La Procura ha chiuso le indagini su Aurelio De Laurentiis per l’aggressione a un poliziotto in servizio nell’aeroporto di Capodichino; l’episodio avvenne lo scorso luglio, quando il presidente del Napoli si stava imbarcando per raggiungere la squadra in ritiro in Trentino. Il pm Francesca De Renzigli contesta la resistenza e le lesioni a pubblico ufficiale; De Laurentiis, che è difeso dall’avvocato Fabio Fulgeri, rischia ora il rinvio a giudizio.

È sabato 11 luglio. De Laurentiis arriva con altre 17 persone e chiede di salire subito in aereo, evitando la fila. Il personale dell’aeroporto fa uno strappo alla regola e lo accontenta, consentendogli di passare per il varco riservato all’equipaggio. Il patron del Napoli non solo non ringrazia, ma addirittura chiede a uno dei poliziotti della Polaria, il sostituto commissario Roberto Vitale, di portargli i bagagli. Lui, ovviamente, rifiuta: «Non se ne parla, non sono qui per questo». De Laurentiis comincia ad alterarsi. Chiede di avere il suo pullmino privato per essere accompagnato fino alla scaletta dell’aereo, ma le misure di sicurezza non lo consentono. A questo punto lui dà in escandescenze. Si rivolge di nuovo a Vitale e gli grida: «Lei se ne può andare, non ho bisogno di lei nè della sua scorta, vada a fare servizio da un’altra parte». Subito dopo, come si legge nell’avviso di chiusura delle indagini, «lo colpisce al collo spingendolo indietro con forza». Il poliziotto va in ospedale a farsi visitare, i medici gli diagnosticano lesioni guaribili in cinque giorni. Dell’episodio non si viene a sapere nulla fino a quando non ne dà notizia il sindacato Silp Cgil.