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GIOVEDÌ 17 OTTOBRE 2019 - INTERVISTE

DE LAURENTIIS A KISS KISS: “ANCELOTTI NEL MIO CUORE; MERTENS? UN UOMO INTELLIGENTE, CAPIREMO COSA VUOL FARE”


Impossibile litigare con Carlo, l'ho scelto per un lungo percorso; Insigne? A Napoli sempre come un eterno incompreso


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

In chiusura di Radio Goal a Radio Kiss Kiss Napoli interviene a sorpresa il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis.

Arrivo fresco fresco dal Comune di Napoli dove finalmente è arrivata la firma, una firma che mette fine alle diatribe e problematiche che hanno contraddistinto il nostro rapporto degli ultimi anni. Adesso sono state risolte e chetate: andremo d’amore e d’accordo per il S. Paolo per poterlo ancora migliorare.
Il litigio con Ancelotti? Ha letto benissimo che vorrei tenerlo per altri 10 anni! Ma quando mai ho litigato! Non si può litigare con Ancelotti, Carlo è nel mio cuore e nel mio cervello, l’ho scelto 2 anni fa per un lungo percorso, se poi lui si stanca non lo obbligo a restare ma spero di farlo restare perché  è educato e competente e con lui si può ragionare sempre in una maniera costruttiva.
Il problema di Insigne? Dovremmo chiederlo a lui. È un grandissimo giocatore ma a Napoli è sempre un po’ un eterno incompreso, un po’ insoddisfatto anche lui. Ha scelto Raiola che a maggio gli ha fatto capire che deve rendere molto e darsi da fare sul suo territorio nel quale è cresciuto e maturato perché è giusto sia così. Mi auguro la seconda venuta di Raiola regoli i rapporti che Insigne deve avere con tutti squadra, allenatore, tifosi e il resto.
Fabian Ruiz? A questo punto De Laurentiis può solo dire che al Napoli piace Fabian.
Lozano e le sue difficoltà: indubbiamente tra giornalisti e tifosi quando si tratta di vedere un nuovo giocatore lo si aspetta al varco e lo si critica quando si può: questo è un gioco al massacro che si usa. Abbiamo fatto 13 cambi finora. Diamo tempo, le verifiche che si fanno non sono sempre totali, dipende da squadra a squadra, a seconda delle squadre affrontate l’atteggiamento cambia, a volte c’è un atteggiamento sì, a volte no, a volte la febbre o la famiglia possono condizionare il rendimento, mica i giocatori sono macchine che hanno sempre lo stesso rendimento?
Mertens? A lungo mi ha dato soddisfazione, compiacimento di essere un uomo intelligente. Quando parli con Dries non ti annoi mai, lo ascolti attentamente, non ti distrai, è un ragazzo un gamba. Adesso va capito che cosa vuol fare. Lo rispetto tantissimo ma la strada è lunga, ora parleremo nelle prossime giornate e vedremo se vorrà rimanere. La gente deve rimanere convinta. Quella del Napoli è una bandiera da amare: non basta abbracciarla per denaro o scherzo, è una grande responsabilità, è come una bellissima donna: non la puoi tradire, va amata.
Ultima giornata Napoli Lazio nel giorno del mio compleanno? Speriamo bene allora, speriamo di trovarci a combattere per il primo posto: sarebbe straordinario. Spero di festeggiare il mio compleanno al massimo livello.
È un Napoli che ha attributi e personalità: ci sono momenti sì e momenti no, speriamo adesso di rifare questa intervista a metà dicembre e poi a marzo. Ad oggi non si può dir nulla, solo lavorare a testa bassa”.