TORNA IN HOMESOCIETA'SQUADRASTAGIONECalciomercatoSTATISTICHECONTATTI



MARTEDÌ 11 DICEMBRE 2018 - INTERVISTE

DE LAURENTIIS: “OTTAVI O NON OTTAVI NON CAMBIA NULLA, MA C’È DA LAVORARE, IL CALCIO ITALIANO HA BISOGNO DI UN UPGRADING”


Il Napoli come una famiglia, tutti sono divi, tutti sono star


 
     
0


A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Poco prima del pranzo in compagnia dei dirigenti del Liverpool il presidente Aurelio De Laurentiis è stato avvicinato da un gruppo di giornalisti ai microfoni dei quali il patron azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni alla maniera di una conferenza stampa improvvisata, dichiarazioni raccolte da Radio Kiss Kiss Napoli.

L’atmosfera che si respira oggi in ritiro?
Bellissima perché è una partita molto importante. La Champions è una competizione straordinaria che andrebbe allargata, andrebbe fatta durare di più. E quindi tutti la vivono con estrema concentrazione e con estremo desiderio di far bene.

Avete dimostrato di essere un club solido; cosa cambia però se cambia qualcosa in termini di qualificazione o mancata qualificazione?
Non cambia nulla, non cambia nulla perché come ho detto all’inizio del ritiro questa estate, per me il grande acquisto di quest’anno rimane Ancelotti. Bisogna dargli il tempo di resettare quello che gli è stato lasciato, con le integrazioni del caso e quindi io sono felicissimo di aver trovato un collaboratore come di solito trovo nel cinema.

La serenità che si respira nel Napoli è il manifesto di questo momento, presidente.
Credo che noi di serenità ne abbiamo vissuta tanta perché le briglie del cavallo Napoli – che  non è un ciuccio perché sapete che nasce come un cavallo no? – allora l’abbiamo sempre domato, tenuto nella giusta dimensione, nelle giuste corsie, per arrivare sempre felicemente al traguardo. Del resto non sarebbe così: sono 9 anni che siamo in Europa, c’è molto da lavorare, voi lo sapete che io penso sempre a un calcio diverso, quindi bisogna un po’ convincersi che ci vuole un upgrading altrimenti i giovanissimi, i bambini ci abbandoneranno.

I pochi passi di questa mattina le hanno ispirato qualcosa di positivo per stasera?
Beh, siamo in mezzo al mare, il mare è il nostro elemento naturale e quindi anche per i napoletani il mare è molto importante… speriamo sia di buon auspicio.

La sfida più bella?
La sfida più bella è sempre la prossima, non guardo mai indietro, è un mio pensiero, una mia filosofia il pensare sempre al domani.

Presidente,  il fatto che queste partite stiano diventando la normalità e non più eventi, è questo il grande traguardo che deve avere il Napoli?
Penso che sono sempre state un evento. Ricordo la prima con il Cittadella dove Le Figaro dichiarò: ‘Napoli, the Queen’, rispetto a ‘The King’ che era in Spagna, proprio per numero di spettatori… i napoletani hanno il calcio nel loro fluido vitale così come ce l’hanno i brasiliani o gli argentini quindi c’è questo mixing che ci lega. Abbiamo avuto sempre degli argentini importanti, abbiamo avuto dei brasiliani importanti, oggi c’è Allan che mi fa piacere che sia stato glorificato dalla sua Nazionale. Lui è felicissimo, al settimo cielo, noi cerchiamo di essere una famiglia nella quale si cresce, si vive bene, si lavora gli uni per gli altri, dove nessuno è il divo, nessuno è la star ma dove sono tutti divi e tutti star perché sono padroni della loro libertà d’impresa. In fondo, l’ho sempre detto, ogni giocatore è una media-piccola-grande impresa.

La prossima partita più importante è quella degli ottavi?
Ma la prossima la giochiamo agli ottavi? La giochiamo a Cagliari e il Cagliari è una bella squadra tosta, poi specialmente in casa loro non è così semplice.