A cura di: Diego Rinaldi
Fonte: Napolicalcionews.it
I primi squilli erano già arrivati durante le amichevoli contro Borussia e Wolfsburg. A Roma contro la Lazio sono arrivate solo conferme. Quelle conferme che tutti speravano. L'attaccante, il centravanti da più di 20 gol, il Napoli ce l'aveva già ed Arek Milik.
Un'estate intera a sperare in un ritorno che non si è mai concretizzato. Un sogno, quello di Edinson Cavani, rimasto tale. Solo perchè molti nutrivano ancora dubbi sulle condizioni fisiche del centravanti polacco. Ma Arek Milik in silenzio si è preso la scena, prima nelle amichevoli e poi nella prima di campionato.
Un gol e mezzo(uno annullato ingiustamente) per spazzare via tutti i dubbi e per prendersi di nuovo la scena. Quella scena che il polacco si era preso la notte in cui all'esordio al San Paolo ne fece 2 al Milan, senza dimenticare le successive doppiette realizzate contro Dinamo Kiev e Bologna. Poi un lungo calvario. Quei due crociati rotti che ne hanno fermato la crescita ed hanno impedito al Napoli di avere un'arma in più nella lotta al titolo.
Dopo la tempesta finalmente il solo. Il ritorno in campo nel finale della scorsa stagione condito da alcuni gol anche decisivi. Un messaggio chiaro verso chi l'aveva già bollato come giocatore da rottamare.
Arek si è ripreso la scena così come aveva fatto quando si era presantato, segnando. Contro la Lazio un gol decisivo per regalare al Napoli la prima vittoria stagionale. Un gol per far capire a tutti che li davanti il Napoli è in buone mani, anzi, in buoni piedi. Quelli di Milik. L'attaccante arrivato per prendere il posto di Higuain, ma che ha dovuto poi scontrarsi con la sfortuna.
L'infortunio è ormai alle spalle e la notte dell'Olimpico sarà solo una delle tante in cui l'attaccante azzurro vorrà mettere il timbro in questa stagione e nelle altre che verranno.
Il fantasma Cavani, il sogno che tutti speravano si realizzasse, resta ancora vivo. Ma è destinato a dissolversi sotto i colpi del polacco. Il primo è già arrivato all'Olimpico, chiedete alla Lazio. E se il buongiorno si vede dal mattino...
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