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DOMENICA 18 DICEMBRE 2016 - RUBRICHE

DAL CINEMA MUTO AL CALCIO...CHIASSOSO: QUANDO NAPOLI FU CAPITALE DEL CINEMA SENZA PAROLE


A cura dell'avvocato Mimmo Fontanella


 
     
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A cura di: Domenico Fontanella
Fonte: Napolicalcionews.it

In settimana, c’è stata l’uscita nelle sale cinematografiche del film “Natale a Londra”, prodotto da Aurelio e Luigi De Laurentis.

Il Presidente del calcio Napoli, quindi, ha avuto un motivo in più per essere soddisfatto, dopo le larghe vittorie con Inter, Benfica e Cagliari.

Ma a prescindere dai risultati del Napoli, si potrebbe dire che quello natalizio è il periodo dell’anno che egli predilige di più, in quanto la sua visibilità cresce attraverso le operazioni pubblicitarie dei suoi film, i quali diventano più interessanti (molto più di quanto non lo siano oggettivamente) proprio in quanto prodotti dal Presidente del Napoli. 

Ed, infatti, i vari eventi di presentazione dei suoi lavori cinematografici si trasformano spesso in occasioni per ricevere domande e rilasciare dichiarazioni sul calcio Napoli.

E’ giusto che lo faccia, ci mancherebbe altro, trattandosi pur sempre del Presidente del Napoli.

Tuttavia, sarebbe quantomeno opportuno che le dichiarazioni riguardassero soltanto gli aspetti societari, e non anche le questioni tecniche.

Per fortuna, Sarri è andato dritto per la sua strada, non ha raccolto i suggerimenti di ADL circa l’impiego di alcuni calciatori, e alla fine i risultati sono arrivati.

Per il bene del Napoli, il Presidente farebbe bene a dedicarsi di più alla sua attività principale, il cinema, e a limitare al minimo la sua presenza mediatica nel mondo del calcio.

Per dirla in gergo cinefilo, verrebbe molto più apprezzato se, in ambito calcistico, si limitasse alla produzione di "films muti".

In tal modo, i tifosi avrebbero modo di  strabuzzare gli occhi davanti alla bellezza del gioco sarriano, senza dover però sacrificare le orecchie sull'altare della verità dogmatica aureliana.

A proposito di cinema muto, non tutti sanno che Napoli è stata una delle capitali del cinema muto, ovvero della prima forma di cinema.

Infatti, nel 1896, arriva a Napoli il cinemà, invenzione francese dei fratelli Lumiere. 

A svelare ai Napoletani questa strepitosa scoperta ci pensa Mario Recanati, imprenditore padovano, che di ritorno dall’America, acquista i locali al n° 90 della Galleria Umberto per adibirli a rivendita di dischi e grammofoni. 

E’ in quegli stessi locali che egli sperimenta anche la diavoleria dei fratelli Lumiere, il Cinematografo, regalando ai napoletani uno spettacolo che ancora non si era visto in tutta italia. Ebbe così tanto successo che il negozio di dischi fu trasformato in sala cinematografica (la sala Recanati), dando così il via alla diffusione del cinema e all’apertura di nuove sale in tutta la città. In questo campo, Roma e Torino arrivarono in ritardo rispetto a Napoli.

Quindi, non ce ne voglia il Presidente se non sempre apprezziamo il suo spettacolo, ma noi napoletani siamo abituati bene anche in campo cinematografico.