A cura di: Maria Villani
Fonte: The Sun
L’analisi dei dati del Servizio Sanitario Nazionale ha concluso che il Cheltenham Festival – tenutosi paradossalmente il 10 marzo – collegato ad altre 37 morti.
La gara di Champions League ad Anfield Road tra il Liverpool e l’Atletico Madrid l’ 11 marzo scorso, è l’ultima gara giocata in Inghilterra prima del lockdown.
Sugli spalti erano presenti 54mila spettatori circa, oltre a 3mila tifosi dell’ Atletico.
Durante quel periodo, le misure di lockdown erano state già introdotte in Spagna, con la chiusura di molti ristoranti e bar.
Nella giornata del match, i responsabili della Liga avevano annunciato che le gare si sarebbero disputate tutte a porte chiuse prima poi che la stagione venisse definitivamente fermata.
La Spagna è stata una tra le nazioni più colpite con 30mila morti, mentre le cifre ufficiali nel Regno Unito parlano di poco più di 36mila.
E i casi a Liverpool sono aumentati dopo la gara in quanto i tifosi in trasferta si sono mescolati ai locali per tutto il giorno e la serata.
Secondo quanto riporta il Sunday Times, uno studio di Edge Heath, un gruppo che analizza le cifre del Servizio Sanitario Nazionale, afferma che la partita ha condotto ad altri 41 decessi tra i 25 ed i 35 giorni che seguirono la partita stessa.
Anche Jurgen Klopp definì "criminale" che la partita andasse avanti, in piano accordo con Carlo Ancelotti, tecnico dell’Everton.
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