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MARTEDÌ 2 SETTEMBRE 2014 - INTERVISTE

CIRO ESPOSITO, LA MAMMA: "PERDONO SÌ, MA ANCHE GIUSTIZIA PER CIRO"


Antonella Leandri ricorda il figlio e chiede giustizia


 
     
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A cura di: Mary Cesaro
Fonte: napolicalcionews.it

Antonella Leandri, madre di Ciro Esposito, il tifoso napoletano rimasto vittima degli scontri di Tor di Quinto in occasione della sfida di Coppa Italia, è intervenuta nel corso di 'Tiki Taka' ed ha avuto modo di ricordare il figlio tragicamente scomparso.

Sul modo di vivere una passione. "Ciro era l'esempio del vero tifoso, un ragazzo che amava il calcio e la sua squadra. Lui, però, amava il calcio in modo sano, rappresentava gioia e condivisione per lui. Una passione che condivideva con i suoi amici. Non ho mai avuto paura quando seguiva il Napoli in trasferta, era un ragazzo intelligente. Non era uno sciocco che usciva e si metteva nei guiai. Non avrei mai pensato che potesse morire per una partita".

Sull'incredulità rispetto alla vicenda di Tor di Quinto. "Quando Ciro si è risvegliato ed è riuscito a ricordare ciò che era successo, mi è sembrato allibito, non riusciva a crederci".

Sulla vicinanza dei tifosi. "C'è stata tanta solidarietà al Gemelli. Sono arrivate tante persone da tutta Italia, anche qualche tifoso romanista intimidito e impaurito dalla reazione che potevamo avere".

Sulla forza con cui è riuscita ad affrontare il lutto. "Innanzittutto ho abbracciato la fede dal primo momento. Abbiamo pregato. Una preghiera che ci ha accompagnato tutti i giorni. Il Signore ci ha dato tanta forza".

Sui propositi di vendetta. "Non mi hanno mai sfiorata. I ragazzi che amono lo sport non devono far uso di violenza. Io chiedo giustizia, nussuno dovrebbe sopportare quello che stiamo sopportando noi. Perdono sì, ma anche giustizia. Qualcuno mi dice di non illudermi, perchè non avrò giustizia, soprattutto perchè sono napoletana, ma io ci credo".

Sulla mancata rimozione del Questore di Roma. "Siamo stati 53 giorni al Gemelli e non avevo notizie, non leggevo i giornali. Adesso che tutto è purtroppo finito, mi sto informando su quello che è realmente successo. Mi è sembrato strano".

Su un episodio che ha riguardato due tifosi romanisti. "Dopo la morte di mio figlio due espondenti del tifo organizzato della Roma sono venuti a Scampia. Questi ragazzi hanno avuto il coraggio di venire a Scampia. Nessuno è stato accoltellato dai ragazzi di Scampia, anzi li hanno accompagnati a casa mia. I ragazzi erano emozionatissimi e in lacrime, mi chiesero scusa per quello che era successo e si dissociarono".

Sull'omaggio tributato a Ciro Esposito durante il match Napoli-Athletic Bilbao. "E' stata un' emozione forte e particolare. Tutti i ragazzi hanno dedicato una bellissima coreografia a Ciro. Mi sono sentita la mamma di tutti. Sono stati molto rispettosi, io ringrazio i tifosi per la compostezza e la dignità che hanno avuto".