È la figura centrale della filosofia di gioco del Napoli, pedina chiave in tutte le fasi. Poco vistoso, forse, ma fondamentale. Jorginho è l'uomo che gestisce il controllo del campo, la circolazione del pallone, il baricentro della squadra. Nell'ultimo anno e mezzo viaggia su una media di 125 palloni giocati a partita, numeri che in Italia nessuno riesce ad eguagliare e che in Europa vanta solo Verratti. Per capirci: è il ritmo che qualche anno fa tenevano Busquets, Xavi e Iniesta.
Quest'anno ha "subito" anche la concorrenza di Diawara, fortissimo ma con caratteristiche diverse. Il futuro sarà sempre più di Amadou - già protagonista nelle partite più importanti della stagione a soli 19 anni - ed è giusto che sia così. Ma finché sarà il Napoli di Sarri, un Jorginho così servirà sempre".