CHE ROMA, DOPO 9 ANNI ITALIANE A PUNTEGGIO PIENO

Da nove anni le italiane non erano a punteggio pieno dopo la prima giornata di Champions League. Allora, stagione 2005-06, Milan, Inter, Juventus e Udinese (eravamo in quattro, il doppio di adesso) fecero 12 punti battendo Fenerbahce, Petralza, Bruges e Panathinaikos con un totale di 9 gol. Segnarono giocatori come Kakà (il primo, quindi il vero Kakà), Nedved e Trezeguet, gente da Pallone d’Oro. Stavolta Juve e Roma ne hanno fatti 7 in due subendone uno solo, con i giallorossi a fare la parte del leone. Doppiette per Tevez e Gervinho, insomma possiamo essere soddisfatti, l’avvìo è incoraggiante. Certo, se il Malmoe per un’ora si era difeso con forza e organizzazione, il Cska si è consegnato alla Roma senza nemmeno provarci. La squadra di Garcia ha giocato una gara spaventosa per ritmo, corsa, giocate, possesso palla e produzione offensiva, ma quella russa è stata ancora più spaventosa nel senso opposto. La velocità di Gervinho era eccessiva per una delle difese più lente mai viste all’Olimpico. Ogni volta che la Roma partiva, il Cska si fermava. Davvero troppa differenza. Era talmente facile fare gol a quella ridicola difesa che non si spiega come nel tabellino dei marcatori alla fine sia mancato proprio il nome di Totti. Una partita del genere ha avuto altri due aspetti positivi: ha permesso alla Roma di non spendere tutte le energie risparmiando risorse per il campionato e di puntare su Manchester (versante City) con due risultati su tre. I giallorossi sono in testa da soli al girone insieme al Bayern, il Manchester è a quota 0 dopo la sconfitta a Monaco e il punto in Inghilterra sarebbe davvero un bel punto. Se la squadra è questa può fregare una delle due grandi, il City più del Bayern. Dopo la Champions, toccherà alle 4 dell’Europa League. Forse un tempo era un sogno, adesso può essere un obiettivo vero seppur ambizioso: le 6 italiane a punteggio pieno nelle Coppe. Stavolta possiamo provarci davvero.