TORNA IN HOMESOCIETA'SQUADRASTAGIONECalciomercatoSTATISTICHECONTATTI



GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2019 - INTERVISTE

CALZONA: “ORSATO, UNO DEI MIGLIORI ARBITRI AL MONDO MA QUEL INTER-JUVENTUS…”


Al Franchi scendemmo in campo col morale a pezzi, l’espulsione di Koulibaly fece il resto


 
     
0


A cura di: Maria Villani
Fonte: Gonfialarete.com

Sarà Orsato a dirigere Milan-Napoli sabato prossimo: l’arbitro di Schio fu protagonista di quel famigerato 28 aprile 2018, nella gara tra Inter e Juventus.

Francesco Calzona, ex vice di Maurizio Sarri alla guida del Napoli, è stato intervistato dal portale Gonfialarete.com. Il tecnico ha esordito parlando proprio dei fatti di quella sera a Firenze.

“Ci riunimmo tutti per guardare la partita: passammo dall’esaltazione per il momentaneo vantaggio dell’Inter e per l’illusione di poter provare il sorpasso scudetto allo scoramento di dover vincere per forza su un campo difficile come quello di Firenze per restare attaccanti al treno tricolore. Scendemmo in campo al Franchi con il morale a pezzi. L’espulsione di Koulibaly fece il resto. Perdemmo e dicemmo addio allo scudetto. Peccato, avremmo meritato di vincerlo”.

Gli errori di Orsato… 

Purtroppo tra le cause della mancata conquista del tricolore ci fu anche la serata storta di Orsato a Milano. A distanza di tempo, sembra che Calzona, allora vice di Sarri, abbia perdonato l’arbitro di Schio. “Certo, non c’è alcun rancore. Io non credo ai complotti, non ho mai dato importanza alla malafede – continua Calzona a gonfialarete.com – per me contano le prestazioni. Nonostante Orsato sia uno dei migliori al mondo, quella sera al Meazza non diresse al meglio la partita. Però resta uno degli arbitri più affidabili. Penso che il Napoli debba essere contento di ritrovarlo sulla sua strada in occasione di un match così importante come quello in trasferta contro il Milan”. A determinare il successo della Juve nella tana dell’Inter il 28 aprile 2018 furono anche alcune scelte controverse di Luciano Spalletti, allora trainer dei nerazzurri.

… e quelli di Spalletti

Grida ancora vendetta il cambio Icardi-Santon con i nerazzurri in vantaggio a pochi minuti dal fischio finale. “Non posso giudicare le scelte di un collega – ammonisce Calzona – per capire meglio certe decisioni sul campo bisogna conoscere meglio le dinamiche. Preferisco non esprimermi sul lavoro di altri”. Sul lavoro svolto da Sarri e Calzona a Napoli, però, sì. “Abbiamo trascorso tre anni straordinari – prosegue Calzona – il mio bagaglio di esperienze si è arricchito. Adesso sono pronto per un’avventura da primo allenatore. Mi farò trovare pronto, infatti tra poco ho la lezione di Inglese. Curo ogni aspetto. Ho lavorato in tutte le categorie. Questo mi permetterà di avere meno difficoltà nello gestire le situazioni di vario genere che capiteranno nel corso del lavoro”.

Uno sguardo al futuro

Ovviamente si ripartirà dal 4-3-3 di ‘sarriana memoria’. “Sono legato a un certo tipo di calcio – conferma Calzona – lo trovo propositivo. Ovviamente cercherà di metterci del mio. In tutti questi anni ho intuito che cosa si possa migliorare”. A proposito di miglioramenti, la crescita di Jorginho è da Oscar. “E’ un punto fermo della Nazionale – dice Calzona – è diventato un calciatore di livello internazionale. Verticalizza come pochi al mondo. Ci abbiamo lavorato molto. Ci sta dando grosse soddisfazioni”. Purtroppo non si può dire lo stesso del Napoli attuale. “Però – avverte Calzona – è giunto il momento di mettere da parte le vecchie ruggini tra allenatore, squadra, dirigenti e tifosi. Bisogna remare dalla stessa parte. Siamo soltanto a novembre, il Napoli ha tutto il tempo per centrare gli obiettivi prefissati”.