A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Francesco Braconaro, componente della Commissione Medico-Scientifica FIGC, è intervenuto a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli.
Partite alle 16 30? Non è un orario fresco in estate, capisco le perplessità dei calciatori. Ricordiamo però che Mondiali ed Europei spesso si svolgono a quell’ora. Ignoro se si tratti di motivi di palinsesto, ma se si potesse giocare in fasce orarie più consone sarebbe meglio anche se il calcio vive anche di diritti televisivi. Meglio giocare in altri orari, ovvio.
Maggiore ostacolo per i protocolli? Più che ostacolo, i protocolli sono legati all’andamento delle curve epidemiologiche nazionali. Sono stati fatti cambiamenti tecnici rispetto al principio, quando la situazione era critica – ricordiamo il ritiro di 15 giorni, chiuso – poi il metodo scelto è stato meno restrittivo. I controlli restano, se aumentano le libertà aumentano anche i test. La gestione di un eventuale ipotetico Covid positivo può essere la difficoltà. Qualora si verificasse il positivo viene isolato, mentre il gruppo continua ad allenarsi.
Come un gruppo super controllato si possa contagiare? Il contagio può anche avvenire in gara qualora un giocatore prima avesse avuto il contagio – rientrando un calciatore in abitazione ad esempio – i calciatori devono controllare i loro incontri, solo così garantiranno la loro sicurezza. Accidentalmente però ci si può anche contagiare a casa (una domestica, un fornitore a domicilio). Ad oggi questo ipotetico positivo lo si sposta dal gruppo squadra e lo si confina in ritiro per 14 giorni. È stato confermato sia per la fase di gruppo, sia per quello per la ripresa del calcio, inviato al CTS del Ministero che darà parere.
Si spera in un buon andamento delle curve epidemiologiche Ognuno di noi deve essere responsabile, comportamenti saggi”.
|