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GIOVEDÌ 30 LUGLIO 2020 - SQUADRE CAMPANE

BENEVENTO, È LA NOTTE DELLA PREMIAZIONE E DELLE EMOZIONI. VIGORITO: "CONTINUERÒ AD EMOZIONARMI E A VINCERE LE DELUSIONI”


Dal nostro inviato Claudio Donato


 
     
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A cura di: Claudio Donato
Fonte: napolicalcionews

Il Benevento Calcio è stato premiato dalla Lega di B con la coppa 'Ali della vittoria' per la vincita del campionato cadetto e il conseguente ritorno in serie A. Un riconoscimento meritato per il grande campionato disputato, fatto di tanti record ed emozioni difficilmente ripetibili; che resteranno negli annali del club giallorosso per tantissimo tempo.

La premiazione si è tenuta nella splendida location del Teatro Romano. A fare i saluti istituzionali ci ha pensato il sindaco Clemente Mastella, ma sul palco si sono alternati anche i vari presidenti di Lega e Figc. La serata è stata presentata dal giornalisti Valter De Maggio Monica Bertini

Non sono mancati momenti toccanti, come quando si è esibita Giada Lepore. La ragazza sannita, non vedente, ha cantato 'Una finestra tra le stelle' di Annalisa, ma ha anche raccontato della lettera che il tenore Andrea Bocelli gli scrisse quando tre anni fa perse completamente la vista. Da sottolineare l'impeccabile esecuzione dell' Orchestra Filarmonica di Benevento e dello straordinario maestro Luca Aquino alla tromba.

Il presidente della Figc, Gravina, ha sottolineato la tenacia della nostra governance per superare il momento di grande difficoltà dovuto al Covid.

“Il Benevento, tra l’altro – ha sottolineato il presidente della Figc – è stato il primo club a centrare un risultato sportivo post-Covid. Ha vinto la passione per il calcio”.

Non nasconde, però, qualche preoccupazione, soprattutto per la frequenza di tamponi a cui vengono sottoposti i calciatori: “Dobbiamo tenere contro della salute dei calciatori e non è pensabile continuare con l’attuazione di queste procedure per altri 10 mesi. Sarebbe devastante. La mia preoccupazione va al mondo dilettantistico, alla base del calcio italiano. Se vogliamo bene al calcio, allora dobbiamo fare in modo che questo sport si possa praticare. Stiamo lavorando per la riapertura degli stadi, stiamo studiando un nuovo protocollo per quanto riguarda il mondo dilettantistico e professionistico".

A Benevento verrà a giocare per la prima volta la nazionale maggiore.

“Un atto dovuto – ha concluso Gravina – grazie al grande senso di responsabilità della dirigenza del Benevento e all’amministrazione della città sannita. E’ un impegno che abbiamo assunto e mantenuto. L’abbiamo fatto per tutto quello che rappresenta la città, storicamente e sotto il profilo dell’entusiasmo che ha dimostrato attraverso il calcio. Vorrei rivolgere un mio pensiero al presidente Ciro Vigorito, che ho conosciuto prima di Oreste. Lui aveva cominciato ad avvicinarsi al mondo del calcio”.

Anche Balata, presidente della Lega di B, ha espresso il suo elogio alla squadra sannita.

"Anche se ci siamo dovuti fermare per la calamità che ci ha colpito, con grande pazienza, la capacità e competenza del presidente federale, con il grande senso di responsabilità del presidente Sibilia e di tutti i presidenti delle società, siamo riusciti a far ripartire il campionato e creare le condizioni per organizzare una serata come questa di stasera. Ringrazio il presidente Vigorito, Inzaghi, il direttore Foggia e tutto lo staff del Benevento. Questa società rappresenta un modello di valori per tutto il calcio italiano".

Sibilia, vice presidente della Figc, oltre a fare i complimenti al Benevento, si sofferma sulla messa in sicurezza sanitaria: “Una partita di calcio senza pubblico è uno spettacolo mutilato. Il primo obiettivo è avere la possibilità di mettere tutti al sicuro. Lo dico anche come presidente delle Lega Dilettanti. Tutti dobbiamo impegnarci per raggiungere questo grande obiettivo”.

Dulcis in fundo, un commosso Oreste Vigorito ringrazia tutte le componenti: “Il mio grazie va ai miei gladiatori, a coloro che ci hanno regalato questo sogno, ai rappresentati delle istituzioni, alla mia famiglia che è partita per le vacanze, che sapeva che non avrei lasciato la squadra anche dopo che aveva vinto. Anche loro vi salutano e vi ringraziano per l’affetto di cui circondate il loro papà. E’ un affetto di cui ho bisogno, nonostante abbia una famiglia che mi abbia sempre sostenuto anche in questa mia follia beneventana.

Noi siamo gli attori, ma nessuno deve dimenticare chi lavora in silenzio dietro le quinte. Dei film ricordavo solo i titoli, ma senza il lavoro di chi sta dietro le quinte, una scena come questa di stasera non ci sarebbe mai stata. Poi voglio ringraziare gli assenti: tutti coloro che si sarebbero stretti attorno al Ciro Vigorito, quelli che avrebbero riempito i nostri cuori e i nostri sguardi. Quei ragazzi che sono là fuori meritavano di stare qui con noi. Per 12 mesi hanno sospinto e affiancato questa squadra. Grazie a Gravina, Balata, Sibilia.

Quando l’ho chiesto mi hanno sempre ascoltato e mi sono reso conto delle montagne che hanno dovuto superare. So che avete combattuto in prima linea e conosco i vostri meriti. Senza di voi, probabilmente, il calcio in Italia non sarebbe ripreso. Il calcio italiano deve riconoscere i vostri meriti.

In ogni momento, da tutti e tre, ho sempre sentito dire che la serie a del Benevento non doveva essere messa in discussione. Grazie a quei beneventani anonimi che mi hanno lasciato una Strega sul parabrezza della macchina. Grazie a chi mi ha regalato una madonnina di Lourdes. A chi, sui social, mi ha fatto diventare un santo o un gladiatore. Io non sono né un santo né un gladiatore. Penso che se continuiamo ad emozionarci, vuol dire che abbiamo vinto le delusioni. Ed io continuerò ad emozionarmi e a vincere le delusioni”.