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GIOVEDÌ 24 OTTOBRE 2019 - ESCLUSIVE

BENEVENTO, SERENA SPATOLA: “PER LA MIA SQUADRA DEL CUORE VORREI UN PRESIDENTE COME MIO PADRE”


Napolicalcionews ha raggiunto Serena Spatola, figlia dell’ex presidente Pino, un personaggio che la piazza sannita non ha mai dimenticato


 
     
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A cura di: Claudio Donato
Fonte: napolicalcionews

Una bellissima chiacchierata, con la gentilissima Serena, con la quale ci siamo sentiti subito a casa nostra. Un viaggio nel passato, tra ricordi e affetti che, ancora di più, ci hanno fatto apprezzare lo spessore umano di un uomo che a questa città ha dato tanto, rimettendoci in prima persona. Pino è così: un passionale, un gentleman di altri tempi, un nonno affettuoso ed un papà premuroso. Una persona che dà ancora il giusto valore ad una stretta di mano che, un tempo, valeva più di ogni contratto scritto.

Pino Spatola, un grande papà e un ottimo nonno

“Nella vita privata mio padre è la stessa persona che avete conosciuto da presidente. Lui è un passionale, uno che mette il cuore in ogni cosa che fa. Ha una qualità che gli invidio molto: dimentica in fretta le sofferenze. Non so come faccia, ma fa prevalere sempre le cose belle, positive. Questo è un pregio molto grande. Come nonno è fantastico: lui ripete spesso che un padre, vuoi per esigenze lavorative o altro, riesce a godersi poco i figli. Il nonno, invece, cerca di dedicare ai nipotini più tempo possibile. E’ sempre presente, affettuoso, una persona altruista che sa cosa vuol dire il sacrificio”.

Il grande rammarico per la mancata serie B

“Diciamo che da tifoso, rispetto alla sua presidenza, oggi si gode una situazione diversa ma, ovviamente, il fatto di non essere riuscito a regalare la serie B a questi splendidi tifosi, gli pesa molto. Ricordo le sue parole quando divenne presidente del Benevento: ‘Voglio portare il Benevento in serie B e sulla mia lapide scriveranno Pino Spatola, il presidente della serie B. Purtroppo, lo dico da figlia, e con molto dispiacere, questo è il suo grande rammarico. Mio padre è ricordato con grande affetto non soltanto dai calciatori che hanno fatto parte della sua gestione, ma anche da persone e addetti ai lavori che con lui non hanno mai collaborato: è il caso, capitato qualche giorno fa, di Fabio Paratici, dirigente della Juve; il quale ha ospitato mio padre per vedere la partita dei bianconeri a Torino. Ciò premesso, la passione per il Benevento è la sua vita. Lui è un beneventano doc, una persona che nella vita ha sofferto molto. Il suo sangue è sannita. La vita lo ha messo di fronte a situazioni dure, ma lui ne è uscito fuori sempre con grande forza e a testa alta”.

La carica del presidente Spatola e i suoi riti scaramantici

“Sicuramente, nella gestione di quel Benevento aveva dei riti scaramantici che neanche io conosco; ma ricordo che, all’epoca, esistevano alcuni forum dove i tifosi scrivevano le loro considerazioni il giorno dopo la gara. Il lunedì, lui mi diceva sempre di guardarli per sapere cosa dicessero i sostenitori del Benevento. Detto questo, lui era uno che viveva la città in maniera intensa, se il Benevento perdeva era triste e viceversa. Aveva un ottimo rapporto con la squadra, incoraggiava i suoi calciatori, scendeva tra primo e secondo tempo negli spogliatoi per caricarli. Pino Spatola è il presidente che io vorrei, sempre, per la mia squadra del cuore”.

Qualche delusione recente, compensata dal grande e viscerale amore che i tifosi sanniti gli hanno sempre mostrato

“Indubbiamente, più che non aver menzionato Spatola, durante la festa dei 90 anni del Benevento, fa male non aver citato l’intero Sporting Benevento. In quel momento abbiamo avuto un attimo di incredulità perché è come se ci fosse stato un vuoto nella storia del Benevento. Così come credo che andasse messo in evidenza quanto subito a Crotone. La cosa che ci fa sempre piacere, comunque, è vedere il calore che le persone hanno nei confronti di mio padre quando viene nella sua città. Mi piace evidenziare una cosa: la questione del fallimento non è dipesa da Spatola. Mio padre aveva rilevato una società con dei debiti enormi e ha pagato personalmente. Lui è uno che ci ha messo sempre la faccia”.

L’augurio al Benevento attuale

“Preferisco essere scaramantica come mio padre. Benevento è l’ambiente ideale per fare bene, al di là della forza societaria e di una squadra che è stata allestita benissimo. E’ una piazza che ti lascia lavorare e sono convinta che mister Inzaghi e i suoi ragazzi faranno bene. Non bisogna avvilirsi quando arriveranno momenti negativi, perché è qualcosa di normale e fisiologico. Bisogna restare uniti e capire i momenti. I tifosi del Benevento sono quelli che hanno rappresentato il vero percorso del presidente Spatola. Benevento ha una magia particolare. Sono stata in molti stadi, anche di serie A, ma quello che percepivo con i tifosi del Benevento, nei loro spostamenti su i vari campi, era qualcosa di diverso, particolare. Il sangue sannita si riconosce in queste cose. Qualunque atleta va via del Benevento ne conserva sempre un grande ricordo”.