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VENERDÌ 3 FEBBRAIO 2017 - RUBRICHE

ANTEPRIMA NCN - FOCUS, L'AVVERSARIO BOLOGNA


Cuore Dzemaili e il talento di Verdi. Ecco come Donadoni potrebbe impensierire Sarri


 
     
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A cura di: Alfonso Palumbo
Fonte: Napolicalcionews.it

Dopo il deludente pareggio per 1-1 rimediato tra le mura amiche del San Paolo soltanto sei giorni fa contro il Palermo, il Napoli di Maurizio Sarri sarà di scena al ‘Dall’Ara’ di Bologna nell’anticipo della 22° giornata del campionato di Serie A contro la formazione rossoblù dell’ex tecnico azzurro Roberto Donadoni. Nel secondo appuntamento della nostra rubrica dedicata all’avversario del Napoli, oggi approfondiremo quindi il Bologna, reduce anch’esso da un amaro 1-1 racimolato sul campo del Cagliari nell’ultima giornata di campionato.
Roberto Donadoni, alla guida dei felsinei dall’ottobre del 2015, è riuscito lo scorso anno nell’impresa di fermare sul proprio campo avversari del calibro di Milan e Napoli, oltre ad ottenere pareggi pesanti in chiave salvezza contro Juventus, Lazio e Roma, terminando la stagione al 14° posto e festeggiando la permanenza in massima serie con un pareggio proprio contro Maurizio Sarri, con due giornate di anticipo rispetto alla fine. Nonostante le voci di un probabile ritorno sulla panchina della Nazionale, Donadoni è stato confermato dalla dirigenza di Joe Saputo anche per il campionato attualmente in corso, dichiarando successivamente di aver rifiutato il nuovo incarico di commissario tecnico per forte ‘senso di responsabilità’ nei confronti della squadra felsinea.

Come abitualmente riproduce per ogni squadra allenata, Donadoni dispone i suoi calciatori secondo i dettami tattici del 4-3-3. Le sue formazioni prevedono l’utilizzo di due terzini senza grandi vocazioni di spinta, due mezzali a sostegno di un regista, un trequartista forte con due attaccanti oppure due numeri 10 in grado di ispirare un’unica punta di riferimento. Anche al Bologna, in questa stagione, il 4-3-3 è stato il modulo più utilizzato dall’allenatore bergamasco.
Contro il Napoli farà a meno degli squalificati Krafth e Viviani spesso impiegati nell’arco del campionato. Al loro posto, Donadoni verosimilmente si affiderà all’esperienza di Torosidis, ex Roma, ed Erick Pulgar, regista purissimo per la mediana. Il resto dello schiaramento è quello ampiamente più prevedibile alla vigilia: Maietta ed Oikonomu i centrali, Masina a sinistra, Nagy e Dzemaili per il centrocampo, Verdi, Krejci e Mattia Destro saranno invece gli attaccanti. Mirante confermatissimo tra i pali. Questa settimana è ritornato in gruppo il capitano Daniele Gastaldello che dovrebbe così essere disponibile sabato. Con la partenza di Ferrari e i problemi alla schiena di Helander, i centrali a disposizione sono rimasti tre. A Donadoni la scelta. Tra i convocati anche Umar Sadiq, il nigeriano ha accusato una contusione alla caviglia durante l’allenamento di martedì, ma già ieri è rientrato regolarmente in gruppo.

I due pericoli maggiori per la squadra di Maurizio Sarri sono rappresentati dalle doti tecniche e balistiche di due calciatori del Bologna, Blerim Dzemaili e Simone Verdi. Incursione, senso della posizione, attacco dello spazio e tiro secco sono le caratteristiche principali del centrocampista svizzero, autore di complessivamente belle annate al Napoli dal 2011 al 2013; dribbling fulmineo, velocità di pensiero, creazione della superiorità numerica e visione di gioco sono invece le proprietà dell’attaccante, rientrato da un lungo stop dopo un promettente inizio di campionato e nuovamente pronto ad una maglia da titolare.
Interessante scoprire la posizione delle ali a sostegno dell’unico attaccante che Donadoni schiererà per la gara con il Napoli, Mattia Destro: un pericolo serio per gli azzurri se Verdi dovesse partire larghissimo a destra, perchè il Napoli ha spesso sofferto le squadre abili a portare più uomini sulla linea del fondo. E’ successo con il Milan, dove l'esterno destro Abate riusciva a percorrere gli spazi creati da Suso (che si accentrava ricevendo il pallone tra le linee, liberando un'intera corsia) con la Roma, dove Salah e Perotti hanno fatto e il bello e il cattivo tempo sfruttando le amnesie difensive della marcatura a zona sarrista, e con la Fiorentina, dove Chiesa (galleggiando quasi sulla linea dell'out, per poi tagliare alle spalle dei difensori) prima e Zarate poi (che colpì alle spalle di Maksimovic, che sbagliava la diagonale) sono riusciti a perforare lateralmente senza difficoltà la difesa partenopea. La fisarmonica difensiva di Maurizio Sarri dovrà dunque tener conto di come il Bologna sposterà sugli esterni di gioco il proprio raggio d’azione: particolare attenzione naturlamente all'altro tornante, Vradislav Krejci, che da sinistra potrebbe creare grattacapi se Hysaj non dovesse tenerlo a bada con il giusto senso della posizione.
Ai suoi attaccanti Donadoni si affida per scardinare la difesa del Napoli non esente da colpe nelle ultime partite e tutt’altro che impeccabile sotto il profilo della concentrazione. Nella passata stagione, proprio a Bologna il Napoli ricevette un’incredibile sconfitta per 3-2 (tripletta di Mattia Destro), e non è impensabile pronosticare un’altra vittoria dei rossoblù se la squadra di Sarri non dovesse scendere in campo con la giusta mentalità. Viceversa, se a un giusto approccio fatto di attenzione, personalità e coraggio, unito alla fluidità del gioco e alla volontà di non lasciare nulla al caso (i primi minuti con il Palermo docent) la squadra azzurra potrà riuscire ad espugnare il Dall’Ara, il tempio rossoblù dove 5.000 tifosi azzurri saranno presenti a sostenere i propri beniamini.