A cura di: Maria Felicia Rosaria Del Pennino
Fonte: napolicalcionews
Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa dopo Napoli-Torino 0-0. Ecco le sue considerazioni:
Un campionato poco allenante in vista dell'Europa League?
Non ci dobbiamo allenare per l'Europa League o per il campionato, lo simo già. Da un punto di vista mentale la squadra mi sembra motivata e determinata, gioca bene. Poi non finalizza, questo sì. Una gara come questa andava vinta, ma se non succede non possiamo prendercela con qualcuno se non con noi stessi poiché non abbiamo usufruito delle tante occasioni".
E l’attacco:
"E' l'unico problema ma va risolto. Non ne abbiamo altri, perché la squadra gioca bene ed è solida. Crea opportunità, poi va risolto questo problema con più precisione, collaborazione e soluzioni".
Cambio di Callejon:
"Scelta tecnica, ho optato per Verdi che era fresco. Abbiamo giocato giovedì sera e non tutti erano al 100%. Callejon ha fatto il suo finché era in campo. Bisogna essere cosapevoli che si sta sbagliando sotto l'aspetto dei goal. Li alleno molto sui tiri e sui cross, ma poi è la condizione ambientale che non puoi riproporre in allenamento. Ci sono avversari diversi. Bisogna solo migliorare, serve più precisione ma è solo un problema di consapevolezza".
L’impiego di Ospina piuttosto che Meret:
"Era indicato per giocare giovedì in Europa League ma non stava bene, così oggi ho fatto al contrario".
Il futuro di Ospina:
"Rimarrà anche l'anno prossimo, al di là delle partite che farà o meno".
La distanza dalla Juventus:
"Non influisce. E' paradossale recriminare su un pareggio quando la squadra ha fatto molto bene a Firenze e stasera. Dovevano essere 6 punti e invece sono solo 2. Ma non possiamo parlare di sfortuna: è solo colpa nostra e dobbiamo fare meglio. Questa squadra gioca molto bene e sono contento per questo, non posso chiedere di più a livello di ritmo e qualità. Manca solo quel poco che nel calcio vale tanto".
Un limite strutturale in attacco del Napoli?
"L'ho detto prima: è difficile riproporre in allenamento le condizioni ambientali di una partita, dove c'è un avversario tosto e motivato. Puoi allenare l'aspetto tecnico e questo lo facciamo tutti i giorni, ma di più non si può. Sarebbe come allenare i calci di rigore: come si può fare? Bisogna solo insistere e avere maggior consapevolezza, è qui che manchiamo in questo momento".
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