ANCELOTTI, GRANDE REGISTA. MA ORA SERVONO ATTORI DI FAMA INTERNAZIONALE

È ancora fresca la ferita nel cuore dei Napoletani per l'inaspettato allontanamento di Mr Sarri. Difficilmente, torneremo a divertirci come abbiamo fatto negli ultimi 3 anni, durante i quali la forma dello spettacolo era essa stessa sostanza, e la ricerca spasmodica della perfezione estetica si traduceva in una gioia per gli occhi ed i cuori dei Napoletani e degli appassionati di calcio in generale. Ma il calcio è fatto di cicli, e probabilmente quello di Sarri era ormai giunto al termine avendo toccato il suo acme. Gli va dato merito di aver portato il popolo ad un passo dal potere ma, al di là del romanticismo che ammantava la rivoluzione Sarrista, la storia insegna che prima di compiere l'ultima azione per la conquista del palazzo è inevitabile l'imborghesimento dei rivoluzionari, i quali da avversari del potere diventano essi stessi espressione del potere. Augurando al nostro "comandante" il miglior futuro possibile, è giunta l'ora di compiere quel passettino che per tutta una serie di fattori non è stato possibile compiere nella stagione appena terminata. Con Carletto Ancelotti ci avviciniamo al prossimo taglio dei nastri di partenza nelle migliori condizioni. Col suo appeal internazionale ed una storia che parla da sè, eredita una squadra molto più forte di quella che ereditò Benitez (che non era da meno in quanto a credibilità internazionale) da Mazzarri. Inoltre, rispetto allo spagnolo, è dotato di una maggiore flessibilità tattica che di certo gli consiglierà saggiamente di non stravolgere, almeno nei primi tempi, la struttura del napoli sarrista. Tutto dipenderà dal rispetto delle promesse di mercato che Carletto avrà certamente strappato ad ADL. Altrimenti, l'aver preso il miglior regista servirà a poco senza attori di fama internazionale.